Hezbollah conferma la morte di altri alti dirigenti negli attacchi israeliani
Sono stati uccisi Nabeel Kaouk, vice presidente del consiglio centrale, e Ali Karaki, comandante del fronte meridionale.
Il movimento militante libanese Hezbollah ha confermato domenica che altri due dei suoi principali leader sono stati uccisi in attacchi israeliani. Lo riferisce l’AP, aggiungendo che Hezbollah ha già confermato sette morti di questo tipo in poco più di una settimana.
L’ultimo ad essere ucciso è il vice presidente del consiglio centrale del movimento militante, Nabeel Kaouk, che era sulla lista delle sanzioni degli Stati Uniti. È morto nell’attacco israeliano di sabato in un sobborgo di Beirut. La sua uccisione è stata riferita per la prima volta dall’esercito israeliano domenica. La notizia è stata successivamente confermata da Hezbollah. Poco prima, il movimento aveva confermato anche la morte di Ali Karaki, il comandante del suo fronte meridionale.
Karaki è stato ucciso nell’attacco aereo israeliano di venerdì sul quartier generale sotterraneo di Dahiya, un sobborgo meridionale di Beirut, dove la leadership di Hezbollah stava tenendo una riunione. In quell’attacco ha perso la vita lo stesso leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah.
L’esercito israeliano ha dichiarato domenica che almeno altri 20 funzionari di Hezbollah sono stati uccisi nell’attacco di venerdì a Dahiya, tra cui due stretti collaboratori di Nasrallah, uno dei quali si ritiene fosse responsabile della sicurezza del leader. Contemporaneamente, domenica l’esercito ha annunciato il lancio di nuovi attacchi a Dahiya.
