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Gunnar Knechtel: L’eterno ritorno delle pietre remote | EL PAÍS Settimanale


Il fotografo tedesco Gunnar Knechtel esplora gli spazi liminali che spesso passano inosservati, svelando le storie che contengono. In queste immagini si concentra su angoli e città scomparse della Spagna, antiche fortezze musulmane, resti di chiese, acquedotti ed edifici civili di 1.000 o 2.000 anni fa. Rovine e pietre sacre rivelano narrazioni mistiche, storie di conquiste, di recupero di territori e paesaggi di progresso industriale. Assorbiti dalla natura, la loro impronta umana svanisce, fondendosi con il paesaggio ed emergendo come strani oggetti. I luoghi scelti da Gunnar Knechtel testimoniano le tante rovine inesplorate che costellano i paesaggi spagnoli e che, nonostante tutto, rimangono. Cosa ci spinge a lasciarli in piedi? Forse suscitano stupore, paura o rispetto, testimoniando la resilienza dello spirito umano. Forse queste pietre ci parlano del futuro, dei viaggi nello spazio, degli extraterrestri e dell’immensità dei cieli.

Cosa vediamo quando guardiamo indietro? Walter Benjamin propone di intendere il tempo come qualcosa di non lineare, che ci permette di concepire il ieri come una forza creativa e il presente come una porta aperta a nuove possibilità di cambiamento. La rovina, quindi, ci sfida a pensare, come suggerisce Benjamin: a comprendere miti, leggende e storia come parte di un continuum temporale, una lente con cui possiamo interrogare il nostro passato e intravedere il futuro che si apre nel nostro presente.

La Torrejalba, situata vicino ad Almarail (Soria), del X secolo Antica torre di guardia di origine araba. La sua missione era controllare il passaggio attraverso il fiume Duero e fungere da collegamento strategico tra le altre difese della regione.Gunnar Knechtel
Mausoleo romano degli Atilios, vicino a Sádaba (Saragozza). Una testimonianza dell’architettura funeraria romana. Costruita tra il II e il III secolo dopo Cristo. Bene di interesse culturale dal 1931. Gunnar Knechtel
Pilastro del Foz de Zafrané, vicino a La Puebla de Albortón (Saragozza), della fine del XIX secolo. Misura 42 metri.Gunnar Knechtel
La fornace da calce di Bespén (Huesca), anticamente utilizzata per la produzione della calce.Gunnar Knechtel
Torraza de Binaced, tra Albalate de Cinca ed Esplús (Huesca). Antica torre difensiva costruita in epoca musulmana, risale al XII secolo e faceva parte di un sistema di fortificazioni destinate a proteggere la valle del Cinca dall’avanzata cristiana verso Fraga e Lleida.Gunnar Knechtel
Acquedotto dei Venti Occhi, sulla Rambla de Carcauz (Almería). Notevole esempio di ingegneria idraulica di origine romana. Fu utilizzato fino agli inizi del XX secolo e costituisce un esempio dell’avanzato sistema di gestione delle acque sviluppato durante l’Impero Romano.Gunnar Knechtel
Torre Amaldos, a Villalpando (Zamora), esempio di architettura difensiva medievale.Gunnar Knechtel
Castello di Caudilla (Toledo), della metà del XV secolo.Gunnar Knechtel
Pietra dei Mori, ad Ayera (Huesca). Gruppo roccioso associato ad antichi rituali di fertilità. Scale scavate nella pietra conducono a diversi silos interconnessi.Gunnar Knechtel
Castello di Sanaüja (Lleida). Secondo alcuni riferimenti storici potrebbe risalire all’XI secolo.Gunnar Knechtel



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