Il titolo Grifols ha aperto la seduta di giovedì con nuovi ribassi del mercato azionario dopo la decisione di Brookfield di non procedere con l’OPA sulla società farmaceutica in compagnia dei membri della famiglia fondatrice. Nelle prime fasi della seduta, i titoli sono scesi vicino al 3,6%, fino a 9,34 euro, collocando la capitalizzazione di mercato del gruppo sotto i 6.000 milioni di euro, che era all’incirca l’offerta del fondo canadese.
Giovedì il titolo è sceso di oltre il 9% con ribassi talvolta superiori al 12%, raggiungendo il prezzo di 9,18 euro. Da gennaio, colpiti dalla bufera scatenata dalle accuse di trucco da parte di Gotham City Research, i titoli sono scesi quasi del 40%.
Il fondo canadese, che ha avviato il processo di diligenza dovutaha comunicato ieri alla CNMV di aver informato il comitato delle transazioni creato da Grifols che, nelle circostanze attuali, non è in grado di portare avanti un’eventuale offerta per la società.
Successivamente, l’azienda farmaceutica ha dichiarato che il suo consiglio di amministrazione e il management di Grifols restano pienamente impegnati nell’attuazione del piano strategico, il cui obiettivo è aumentare il valore a lungo termine. “In linea con questo impegno, Grifols annuncerà presto a Giornata dei mercati dei capitali, dove presenterà la sua visione strategica e le iniziative chiave progettate per raggiungere opportunità di crescita e quindi mantenere prestazioni durature”, ha affermato la società.
Il consiglio di amministrazione di Grifols ha difeso l’evoluzione dei risultati della società nei primi nove mesi dell’anno, periodo in cui ha aumentato i suoi ricavi di oltre il 9%, e ha continuato a ridurre il suo debito.