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Gong Yoo parla della relazione violenta del suo personaggio in “The Trunk”


L’attore sudcoreano Gong Yoo ha provato così tanta empatia per il suo personaggio in “The Trunk” che ha voluto proteggerlo. In una tavola rotonda sul dramma sudcoreano arrivato questo venerdì (29), su Netflix, ha affermato di ritenere che il protagonista Jeong-won sia una versione più “esagerata” di se stesso.

“Certo, interpretandolo, non potevo davvero salvarlo, ma sentivo questo desiderio dentro di me”, ha confessato.

Potresti aver già visto storie d’amore che coinvolgono matrimoni finti o relazioni che finiscono per trasformarsi in qualcosa di reale. Ma “The Trunk” adotta un approccio diverso, con una dose extra di drammaticità e suspense.

La trama segue Jeong-won, un produttore musicale segnato da traumi infantili che gli hanno provocato seri problemi di ansia. Nel tentativo di ricostruire il rapporto con l’ex moglie Seo-yeon, accetta da lei una proposta inaspettata: assumere una moglie per un anno attraverso il “servizio matrimoniale temporaneo”.

È così che inizia a condividere la sua vita con In-ji, interpretata dall’attrice Seo Hyun-jin, che è al suo quinto finto matrimonio attraverso un’azienda specializzata in questo tipo di attività. All’inizio la convivenza è scomoda, ma Jeong-won comincia a sentirsi più a suo agio, meno ansioso e riesce perfino a dormire meglio.

Nel corso degli episodi, la dipendenza emotiva che Jeong-won aveva nei confronti della sua ex diventa evidente. D’altro canto non vede positivamente il suo cambiamento e la sua indipendenza.

Gong Yoo parla della relazione violenta del suo personaggio in "The Trunk"
Gong Yoo nel ruolo di Han Jeong-won e Seo Hyun-jin nel ruolo di Noh In-ji in “The Trunk” • Disclosure/Netflix

Questo è un aspetto evidenziato da Gong Yoo durante l’intervista, che non riesce a capire come Jeong-won abbia passato 30 anni senza riuscire a dimenticare una ragazza che conosceva quando era più giovane.

“Mi sono chiesto: ‘Perché ti permetti di essere manipolato in questo modo? Perché sei ancora bloccato in questa situazione?’. Ma allo stesso tempo posso capire”, ha spiegato.

Secondo l’attore, il personaggio non era nemmeno consapevole di essere controllato. “Non lo considerava nemmeno doloroso, perché era tutto ciò che sapeva. Quindi, durante tutta la serie, speravo che potesse crescere, maturare”, ha riflettuto.

Gli otto episodi sono ora disponibili sullo streaming Netflix.

Guarda la videointervista:



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