Gonet propone la discussione del caso Rubens Paiva presso la STF in un appello che esamina l’amnistia per gli imputati – 21/11/2024 – Brasília Hoje
Il Procuratore Generale della Repubblica, Paolo Gonetsi è pronunciato questo giovedì (21) per la chiusura di un processo di Caso Rubens Paiva quali processi STF (Corte Suprema Federale), aperta dagli avvocati degli imputati. D’altra parte, afferma che la discussione dovrebbe continuare con un altro atto, più ampio, che metta in discussione l’amnistia degli imputati dell’omicidio dell’ex deputato.
Uno dei crimini più conosciuti della dittatura militare, l’assassinio di ex deputato Rubens Paiva da parte degli agenti del regime è ancora aperta la discussione sulla possibilità di punire gli imputati coinvolti. Il 20 gennaio 1971, Paiva, ingegnere e parlamentare messo sotto accusa dopo il colpo di stato del 1964, subì un’invasione della sua casa a Rio, fu portato in un’unità militare per testimoniare e scomparve.
Il caso dell’ex parlamentare è oggetto del film”Sono ancora qui“. L’opera è l’adattamento cinematografico del libro omonimo di Marcelo Rubens Paiva e racconta la storia di sua madre, Eunice Paiva, e della scomparsa di suo padre. Il film è destinato a competere per il Oscar del 2025.
Da quando nel 2014 è stata presentata alla STF la richiesta di difesa degli imputati, tre dei cinque autori sono morti: Rubens Paim Sampaio, nel 2017; Jurandyr Ochsendorf e Souza, nel 2019; e Raymundo Ronaldo Campos, nel 2020. Jacy Ochsendorf e Souza e José Antônio Nogueira Belham sono vivi, ma l’azione penale nei loro confronti è bloccata da una decisione del 2019 della STJ (Corte superiore di giustizia).
“Tale circostanza porta necessariamente al riconoscimento della perdita parziale dell’oggetto della denuncia e alla richiesta di proroga, stante l’assenza di una pretesa punitiva statale suscettibile di accertamento nei confronti dei soggetti già deceduti”, precisa la PGR.
I militari sospettati si sono rivolti alla STF per bloccare l’azione a Rio de Janeiro, attraverso una denuncia, sostenendo che il processo costituirebbe un affronto alla legge di amnistia. Nel settembre 2014, il ministro Teori Zavascki sospeso, attraverso un’ingiunzione, la trattazione del caso.
Ma il MPF (Pubblico Ministero Federal) ha presentato ricorso contro la decisione dell’STJ, nel 2021. I due processi sono sotto la relazione del ministro Alessandro di Moraespoiché affrontano lo stesso problema.
“Il ricorso straordinario si presenta come la sede più opportuna per analizzare la questione, non solo perché è libera dai vincoli imposti dai rigidi obblighi di aderenza propri del percorso di reclamo, ma anche perché consente l’esame di un insieme più completo di norme analisi degli argomenti e degli elementi”, dice Gonet alla manifestazione.
Secondo la MPF, le decisioni della IACHR (Corte interamericana dei diritti dell’uomo) aprono la discussione sulla distinzione tra crimini politici coperti dalla legge di amnistia e crimini contro l’umanità, che non sarebbero tutelati dalla legislazione.
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