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Gli ungheresi sostengono le auto elettriche cinesi, auspicando una cooperazione civile tra Oriente e Occidente

Péter Szijjártó ha incontrato il suo omologo cinese e ha discusso dell’attuazione degli accordi reciproci e dello sviluppo delle relazioni tra Europa e Cina.

L’Ungheria si oppone alle tariffe punitive dell’Unione Europea sulle auto elettriche cinesi e sostiene il piano di pace sino-brasiliano nel contesto della guerra in Ucraina. Lo ha detto il capo della diplomazia ungherese Péter Szijjártó lunedì sera, ora locale, a New York, dopo un incontro con il capo della diplomazia cinese Wang Im, secondo quanto riporta atv.hu, corrispondente della TASR a Budapest.

Il ministro ungherese, arrivato per la 79esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU), ha precisato che con il suo omologo cinese ha discusso dell’attuazione degli accordi reciproci di maggio, dello sviluppo delle relazioni Europa-Cina e dei passi politici globali da compiere per raggiungere la pace.

“L’Ungheria è un buon esempio di come la cooperazione civile tra Oriente e Occidente possa portare seri benefici economici. Credo che se vogliamo migliorare la competitività dell’Unione Europea, che si sta drammaticamente deteriorando, non possiamo farlo vedendo la Cina come un rivale e scontrandoci con essa invece di costruire una cooperazione con Pechino”, ha sottolineato Szijjártó.

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