Gli uffici postali dovranno segnalare gli acquisti in dollari all’IRS; capire
O monitoraggio espanso da Entrate federali riguarderà anche alcune delle operazioni effettuate da Posta.
Le istituzioni finanziarie tradizionali – come banche e cooperative di credito – hanno già riportato dati sugli individui che hanno effettuato transazioni mensili superiori a R$ 2.000; e persone giuridiche che hanno trasferito più di R$ 5.000 al mese.
Con la nuova norma, altri istituti finanziari, come operatori di carte, istituti di pagamento – comprese piattaforme e applicazioni – banche virtuali e persino grandi rivenditori che offrono programmi di credito, dovranno dichiarare i ricavi su:
- Transazioni di R$5mila o più effettuato da persone fisiche;
- Transazioni di R$15 mila o più realizzati da persone giuridiche, il aziende.
Il saldo dell’ultimo giorno lavorativo dell’anno, il reddito lordo e l’importo dei benefici dei contribuenti sono alcune delle informazioni che gli enti dovranno alle Entrate in questi casi.
E l’ufficio postale?
Le Poste danno la possibilità ai cittadini di inviare e ricevere denaro, oltre a consentire loro di effettuare operazioni di cambio di pagamenti e incassi di vaglia postali internazionali.
Nel caso della Compagnia Brasiliana delle Poste e dei Telegrafi, informazioni su:
- Acquisizioni di valuta estera;
- Conversioni di valuta estera in valuta nazionale;
- Trasferimenti di valuta e altri valori all’estero.
Per il contribuente (in un primo momento) non cambia nulla. La persona responsabile delle transazioni deve effettuare le segnalazioni alle autorità fiscali, che le devono segnalare attraverso il sistema e-Financeira.
L’Agenzia delle Entrate ribadisce che il provvedimento non viola i principi del segreto bancario cittadino, oltre a non generare tasse aggiuntive.
Ciò che realmente cambia è che l’IRS ora dispone di più informazioni per monitorare e mitigare i casi di evasione fiscale.
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