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Gli Stati Uniti hanno detto all’Iran che l’escalation delle tensioni in Medio Oriente non è nel loro interesse.

Cresce il timore che la guerra nella Striscia di Gaza tra Israele e Hamas possa degenerare in un conflitto più ampio.

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller ha dichiarato lunedì che gli Stati Uniti hanno esortato Egitto e Qatar a dire all’Iran che l’escalation delle tensioni in Medio Oriente non è nell’interesse di Teheran. TASR ha raccolto le informazioni da Reuters.

Miller ha dichiarato in una normale conferenza stampa che il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato lunedì delle tensioni in Medio Oriente con il Primo Ministro del Qatar Muhammad bin Abdarrahman Al Saniya e il Ministro degli Esteri egiziano Badr Abdalati. Tuttavia, non ha detto con certezza se i messaggi di Washington abbiano raggiunto l’Iran.

Washington e Teheran hanno interrotto le relazioni diplomatiche nel 1980 a seguito del rapimento di diplomatici statunitensi durante la Rivoluzione islamica in Iran. I contatti diretti tra i due Paesi sono quindi molto rari.

Crescono le preoccupazioni

Il ministero degli Esteri egiziano ha anche detto che Abdalati ha chiesto a Blinken di fare pressione su Israele per “impegnarsi seriamente” nei futuri negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per fermare le iniziative che stanno portando la regione sull’orlo della guerra.

Negli ultimi giorni la tensione in Medio Oriente si è acuita e cresce il timore che la guerra nella Striscia di Gaza tra Israele e il movimento militante Hamas possa degenerare in un conflitto più ampio. Ciò è dovuto, in particolare, agli attacchi in Libano e in Iran, che hanno ucciso il leader di Hamas Ismail Haniyeh e uno dei leader del movimento militante libanese Hezbollah, Fuad Shukr. L’Iran e Hamas accusano Israele per la loro morte e, insieme a Hezbollah, promettono di vendicarsi.

Il Pentagono ha annunciato venerdì che gli Stati Uniti rafforzeranno la loro presenza militare in Medio Oriente e dispiegheranno altre navi e uno squadrone di caccia nell’area per proteggere le truppe americane e Israele in un momento di crescenti tensioni.

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