In un’audace festa di Capodanno, decine di italiani hanno sfidato le basse temperature per tuffarsi nelle gelide acque del fiume Tevere a Roma.
La tradizione, che dura da più di mezzo secolo, ha segnato l’arrivo del 2025 con uno spettacolo di coraggio e determinazione.
I partecipanti più audaci non hanno esitato a tuffarsi da un ponte direttamente nel fiume, le cui acque erano prossime allo zero a causa del rigido inverno europeo.
Rinnovo per il nuovo anno
Per i seguaci della tradizione, lo shock termico provocato dall’immersione nelle acque gelide rappresenta una forma di rivitalizzazione.
I bagnanti credono che il freddo intenso abbia il potere di rinvigorire la loro energia, preparandoli alle sfide che il nuovo anno potrebbe portare.
Inoltre l’atto di tuffarsi nel Tevere è visto come un rito di purificazione.
La tradizione, che attira sia gente del posto che turisti, è diventata un evento iconico nella capitale italiana.
Nonostante le basse temperature e i potenziali rischi, il numero dei partecipanti cresce ogni anno, consolidando lo status delle immersioni nel Tevere come uno dei modi più insoliti per festeggiare il Capodanno in Europa.