Gli Houthi, un gruppo ribelle yemenita allineato con l’Iran, hanno dichiarato lunedì (13) di aver lanciato attacchi missilistici e droni contro obiettivi a Tel Aviv, in Israele.
Secondo il portavoce militare Houthi Yahya Sarea, l’operazione “ha raggiunto con successo i suoi obiettivi, per grazia di Allah”.
Sarea ha inoltre riaffermato il sostegno a quella che ha definito la “resistenza palestinese a Gaza”, promettendo di continuare l’offensiva.
“Le forze armate yemenite (Houthi) accolgono con favore le operazioni eroiche della resistenza palestinese nella Striscia di Gaza e affermano il loro impegno a continuare le loro operazioni militari contro il nemico israeliano fino a quando l’aggressione a Gaza non sarà fermata e l’assedio sarà revocato”, ha commentato.
L’esercito israeliano ha affermato in un post su Telegram che un drone è stato lanciato dallo Yemen ma è stato intercettato dalle forze aeree israeliane.
Gli attacchi arrivano pochi giorni dopo che gli aerei da guerra israeliani avevano bombardato una centrale elettrica e due porti nello Yemen, nelle aree controllate dagli Houthi.
Il caso era una ritorsione per gli attacchi missilistici e di droni Houthi contro Israele, e i media pro-Houthi hanno riferito che almeno una persona è stata uccisa e nove sono rimaste ferite.
Comprendere il conflitto nella Striscia di Gaza
Israele ha effettuato intensi attacchi aerei nella Striscia di Gaza dallo scorso anno, dopo che Hamas ha invaso il paese e ucciso 1.200 persone, secondo i calcoli israeliani. Inoltre il gruppo radicale tiene decine di ostaggi.
Hamas non riconosce Israele come Stato e rivendica il territorio israeliano per la Palestina.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ripetutamente promesso di distruggere le capacità militari di Hamas e di recuperare le persone detenute a Gaza.
Oltre all’offensiva aerea, l’esercito israeliano effettua incursioni via terra nel territorio palestinese. Ciò ha causato lo sfollamento di gran parte della popolazione di Gaza.
L’ONU e diverse istituzioni umanitarie hanno messo in guardia da una situazione umanitaria catastrofica nella Striscia di Gaza, con mancanza di cibo, medicine e diffusione di malattie.
La popolazione israeliana protesta costantemente contro Netanyahu, accusando il primo ministro di non riuscire a raggiungere un accordo di cessate il fuoco affinché gli ostaggi possano essere rilasciati.