Con Yamandú Orsi, torna al governo il Fronte Ampio, perso nel 2020 dopo tre mandati consecutivi, uno dei quali con Mujica (2010-2015).
Quello di sinistra Yamandú Orsidell’opposizione del Fronte Ampio e alleato dell’ex presidente José “Pepe” Mujicaappare come il vincitore delle elezioni presidenziali del Uruguaytrasmesso questa domenica (24), secondo le proiezioni di ricerca diffuse dalle stazioni televisive. Orsi ottiene il 49,0% dei voti e Delgado il 46,6%, secondo Canal 10, secondo i dati di Equipos Consultores. Per Canal 12, che cita il sondaggio Cifra, Orsi ha ottenuto il 49,5% dei voti, contro il 45,9% di Delgado. Con Orsi torna al governo il Fronte Ampio, perso nel 2020 dopo tre mandati consecutivi, uno dei quali con Mujica (2010-2015). L’ex guerrigliero, 89 anni, che si sta riprendendo da un cancro all’esofago, ha votato presto a Montevideo. “Il mio futuro più vicino è il cimitero, ma mi interessa il destino dei giovani, che quando avranno la mia età vivranno in un mondo molto diverso”, ha detto, circondato dai giornalisti.
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Yamandú Orsi, insegnante di storia di 57 anni, risultava il favorito nei sondaggi che hanno preceduto le elezioni. Prenderà il potere il 1° marzo e succederà al presidente Luis Lacalle Pou, con un indice di gradimento vicino al 50%, ma costituzionalmente impedito a candidarsi alla rielezione. Come il suo avversario, Orsi si è detto disponibile a negoziare con l’altro blocco, cosa che sembra inevitabile poiché nessuno di loro avrà la maggioranza parlamentare. Dopo le elezioni di ottobre, al Fronte Ampio sono rimasti 16 dei 30 seggi al Senato, e alla coalizione di governo 49 dei 99 seggi alla Camera dei Deputati.
La sinistra ha promesso “un cambiamento sicuro e non radicale”. Tra le proposte del suo governo c’è quella di rilanciare la crescita economica, in ripresa dopo il rallentamento dovuto alla pandemia e ad una siccità storica. Inoltre, si impegnano a ridurre il deficit fiscale e a contrastare l’aumento della criminalità legata al traffico di droga. L’Uruguay è la democrazia più solida dell’America Latina, con un reddito pro capite elevato e livelli di povertà e disuguaglianza più bassi rispetto al resto della regione. La situazione economica e la criminalità dominano le preoccupazioni degli elettori in questo paese agricolo, che conta 3,4 milioni di abitanti e 12 milioni di capi di bestiame.
*Con informazioni fornite dall’AFP