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Gli avvocati sostengono che la decisione di Moraes ha spinto Silveira ad andare al centro commerciale


La difesa di Daniel Silveira ha affermato venerdì (27), che la decisione di concedere la libertà condizionale all’ex deputato, emessa dal ministro Alexandre de Moraes, del Tribunale Supremo Federale (STF), è stata scritta in modo “ambiguo” e, quindi, lasciato spazio alle interpretazioni.

L’argomento era una risposta alla richiesta di Moraes, avanzata giovedì (26). In quell’occasione il ministro aveva chiesto spiegazioni sul mancato rispetto delle norme sulla libertà condizionale. L’ex deputato si sarebbe recato, senza autorizzazione, in un centro commerciale, nei quattro giorni in cui era libero.

Secondo il segretariato dell’amministrazione penitenziaria di Rio de Janeiro informato l’ufficio di Moraes, Silveira ha violato le regole sulla libertà condizionale per più di dieci ore domenica (22).

L’ex deputato è tornato in carcere martedì (24), per non aver rispettato le regole della libertà condizionale concessa da Moraes venerdì scorso (20).

Tra gli altri requisiti, la decisione di Moraes vietava le partenze senza autorizzazione giudiziaria nei fine settimana e nei giorni festivi. Tuttavia, la difesa ha sostenuto che la decisione implicava che il divieto fosse valido solo per le prime ore del mattino.

“L’espressione ‘anche il sabato, la domenica e i festivi’, seconda frase, è direttamente collegata all’orario dalle 22 alle 6, e non all’eventuale divieto di allontanarsi da casa in tali giorni, integralmente”, precisano i avvocati.

La difesa afferma che la formulazione della decisione implicava che, al di fuori delle prime ore del mattino, “il ricorrente avrebbe potuto recarsi ovunque a Petrópolis, compreso il centro commerciale, che è un luogo pubblico e accessibile a qualsiasi essere vivente”.

Caratteristica

La difesa di Daniel Silveira chiede al ministro di riconsiderare l’arresto dell’ex deputato. Nella richiesta gli avvocati chiedono anche un “numero diretto” per avvisare il ministro in caso di nuova emergenza.

Daniel Silveira è stato condannato, nell’aprile 2022, a otto anni e nove mesi per i reati di minaccia allo Stato di diritto democratico e di coercizione durante il processo. Da ottobre scontava una pena semi-aperta.



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