Gli avvocati del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol parteciperanno venerdì alla prima udienza della Corte costituzionale in un processo contro il suo impeachment da parte del parlamento per la sua breve imposizione della legge marziale, ha detto un assistente di Yoon.
Giovedì (26), Yoon aveva sfidato le richieste del tribunale di presentare documenti e gli inviti degli investigatori in un altro procedimento penale relativo alla dichiarazione del 3 dicembre della legge marziale, attirando critiche anche da parte dei membri del suo stesso partito.
Secondo un messaggio inviato ai giornalisti da Seok Dong-hyeon, l’avvocato di Yoon, dovrebbero essere presenti all’udienza due avvocati della squadra di Yoon, uno ex pubblico ministero e l’altro ex portavoce della Corte costituzionale. Non è stato possibile raggiungerli immediatamente per un commento.
L’inaspettata dichiarazione della legge marziale e le sue rapide ricadute politiche hanno scioccato la nazione e i mercati finanziari, colpendo alleati chiave come gli Stati Uniti e l’Europa, che vedevano Yoon come un partner costante negli sforzi globali contro Cina, Russia e Corea del Nord.
La crisi si è intensificata questa settimana quando il Partito Democratico all’opposizione ha promesso di mettere sotto accusa il primo ministro Han Duck-soo, che ricopre la carica di presidente ad interim, dopo aver respinto la richiesta di nominare immediatamente tre giudici alla Corte Costituzionale.
Il Parlamento si riunirà venerdì pomeriggio. Il Partito Democratico ha detto che presenterà una mozione per votare sull’impeachment di Han.
Il partito si è scontrato con il primo ministro nominato da Yoon sulla questione dei giudici, nonché sui progetti di legge che richiedono procuratori speciali per indagare sul presidente.
Giovedì Han ha affermato che non era sua responsabilità, in qualità di presidente ad interim, nominare i giudici senza un accordo bipartisan.
Il voto per decidere il destino di Han avrà luogo nel periodo della prima udienza della Corte Costituzionale in un caso che deciderà se Yoon sarà reintegrato o rimosso definitivamente dall’incarico.
La corte ha 180 giorni per decidere se reintegrare Yoon o rimuoverlo. In caso di destituzione, entro 60 giorni si terranno nuove elezioni presidenziali.
Yoon non è tenuto a presenziare all’udienza.