Gli automobilisti che hanno perso il proprio veicolo su una strada interurbana, autostrada o tipo autostradale, nei giorni successivi all’arrivo della Dana a Valencia, il 29 ottobre, potranno localizzarli attraverso un motore di ricerca abilitato dalla Direzione Generale del Traffico (DGT), come riferito venerdì dall’agenzia dipendente dal Ministero dell’Interno. Finora l’elenco comprende 2.500 auto che sono state rimosse e depositate dagli agenti del Gruppo Traffico della Guardia Civil in vari magazzini. Chi è interessato deve entrare nel motore di ricerca https://www.dgt.es/nuestros-servicios/afectados-dana/vehiculos-dana/ dove si trovano tutti i dati.
Traffico aveva già annunciato la scorsa settimana che avrebbe radiato automaticamente e temporaneamente i veicoli colpiti dal sinistro, in modo che il proprietario dell’auto non la faccia immatricolare il 1° gennaio ed eviti di pagare la tassa comunale di circolazione o di essere in attesa della Revisione Tecnica del Veicolo ( ITV). La DGT ricorda che le persone colpite dal danno dovranno rivolgersi al Consorzio di Indennizzo Assicurativo per avviare la pratica e trasferire la propria auto in alcuni degli 84 centri di cura autorizzati della regione.
I proprietari di auto colpite dal danno e che non siano state ancora identificate dal Consorzio o dalla Regione Valenciana potranno richiederne la radiazione gratuitamente e attraverso un modulo attraverso il quale accedere alla radiazione temporanea. Per questo hanno una sezione abilitata sul sito della DGT. Puoi farlo anche chiamando lo 060, la Direzione Provinciale del Traffico del capoluogo Valencia e di Alzira o tramite un’agenzia.
I veicoli interessati verranno annotati nel registro dei veicoli della DGT come “interessati dal danno”, il che eviterà anche possibili frodi nel mercato dell’usato, secondo Traffic.
Secondo le stime della DGT sarebbero 120.000 i veicoli colpiti dai danni in tutta la provincia, di cui si prevede che il 98% dovrà essere rottamato e, di conseguenza, definitivamente svalutato. Dato che si tratta di un numero così elevato, il Consorzio, insieme alla DGT, al Ministero dell’Industria e all’Associazione Spagnola di Rottamazione e Riciclaggio di Automobili (AEDRA), sta progettando un agile processo di rimozione e distruzione che contribuirà a ripristinare la normalità zona il più rapidamente possibile.
Se il proprietario di un’auto decide di recuperare la propria vettura, dovrà portarla presso una stazione ITV per superare la revisione e poi richiedere nuovamente l’iscrizione nel registro dei veicoli, gratuitamente. Se decidi di eliminarlo dovrai contrarre un servizio presso un centro di trattamento ambientale autorizzato per la sua distruzione. Questi operatori sono gli unici autorizzati “a decontaminare e distruggere i veicoli secondo criteri ambientali, nonché a rilasciare il relativo certificato di distruzione che consegneranno al proprietario di detto veicolo”, ricorda la DGT.
Una volta registrata la radiazione definitiva dal registro automobilistico della DGT, i Comuni potranno provvedere all’aggiornamento del proprio parco veicoli e alla gestione della tassa di circolazione.
Oltre al ritiro temporaneo o definitivo, nella sezione abilitata sul sito della Direzione Generale della Traffico si potrà anche richiedere, a causa dello smarrimento o della distruzione della patente di guida, un duplicato della patente, che sarà inviato a l’interessato all’indirizzo esistente nell’Anagrafe Generale degli Autisti che risulta presso la DGT o presso la Direzione Provinciale della Traffico. La prossima settimana sarà possibile richiedere anche il duplicato del permesso di circolazione e della scheda tecnica del veicolo in formato digitale, come riportato questo venerdì da Traffico.
Dall’inizio della crisi, ci sono state anche iniziative dei cittadini per cercare di aiutare gli automobilisti a ritrovare i loro veicoli travolti dall’acqua, in questo caso focalizzate sulla localizzazione delle auto nelle città, nei campi e nei letti dei fiumi. Uno studente di 18 anni di Ingegneria Meccanica, René Molina, 8 anni, e il suo insegnante di programmazione al liceo, Juan Francisco Soler, hanno creato il sito tucochedana.es, che funge da intermediario tra i cittadini che hanno perso il proprio veicolo e coloro che ne trovano uno abbandonato e ne registrano la targa sulla pagina. Il sito web ha già più di 1.500 veicoli registrati.