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Gli attacchi aerei israeliani sul Libano sono i più grandi in quasi due decenni

L’esercito israeliano ha preso di mira un altro alto comandante di Hezbollah.

Israele ha effettuato un attacco giovedì pomeriggio in un sobborgo meridionale di Beirut contro un alto comandante libanese di Hezbollah, hanno dichiarato fonti vicine al gruppo militante. Secondo l’AFP, l’esercito israeliano ha preso di mira il capo dell’unità di droni noto come Abu Salih. Non si sa immediatamente se sia sopravvissuto, riferisce la TASR.

In precedenza, l’esercito israeliano aveva dichiarato che stava effettuando attacchi aerei mirati nella capitale libanese. Se le informazioni saranno confermate, si tratterà del quarto attacco di questo tipo contro comandanti di Hezbollah questa settimana, ricorda Reuters.

Centinaia di morti dopo un bombardamento

Nell’ultima settimana Israele ha effettuato i più intensi bombardamenti aerei sul Libano dalla guerra del 2006. I bombardamenti, che secondo i militari hanno preso di mira le postazioni di Hezbollah, hanno provocato finora più di 600 vittime.

Secondo la Reuters, migliaia di libanesi stanno cercando rifugio nelle scuole della capitale Beirut. Le organizzazioni umanitarie li stanno aiutando distribuendo vestiti e cibo.

Anche gli Stati Uniti e i loro alleati hanno risposto all’escalation dei combattimenti tra Israele e Hezbollah mercoledì, chiedendo congiuntamente un cessate il fuoco di tre settimane in Libano. Con questa mossa sperano di “creare spazio per una soluzione diplomatica”. I due paesi sostengono che i combattimenti sono “insopportabili” e rappresentano un rischio inaccettabile di una più ampia escalation regionale.

Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato mercoledì che Israele non interromperà le operazioni militari contro il movimento filo-iraniano fino a quando i residenti israeliani non potranno tornare in sicurezza alle loro case nel nord del Paese, vicino al confine con il Libano.

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