Gli americani vogliono che Trump si concentri sull’inflazione nei suoi primi 100 giorni, dice il sondaggio
Secondo un sondaggio Reuters/Ipsos pubblicato martedì (19), gli americani vedono nell’inflazione il problema principale che il presidente eletto Donald Trump dovrebbe affrontare nei suoi primi 100 giorni in carica.
Per circa il 35% degli intervistati nel sondaggio durato tre giorni, terminato domenica, l’inflazione è l’area su cui Trump dovrebbe concentrarsi, rispetto al 30% che ha citato l’immigrazione e al 27% che ha citato il lavoro e l’economia in generale.
Un altro 23% ritiene che Trump, che entrerà in carica il 20 gennaio, dovrebbe concentrarsi sull’unificazione del Paese. Percentuali più piccole hanno indicato come priorità le tasse, la criminalità o i conflitti internazionali.
Il repubblicano ha sconfitto Kamala Harris nelle elezioni del 5 novembre e il suo partito ha ottenuto il controllo del Senato americano, mantenendo anche la maggioranza alla Camera. Ha promesso di utilizzare il dominio repubblicano per attuare cambiamenti politici significativi, comprese nuove tariffe sulle importazioni, tagli fiscali e deportazioni di massa di immigrati.
Trump ha promesso di imporre pesanti dazi sulle importazioni cinesi, ma gli economisti avvertono che un regime tariffario aggressivo potrebbe far salire i prezzi poiché le aziende trasferiscono i costi ai consumatori. Ciò potrebbe riaccendere gli elevati tassi di inflazione che hanno caratterizzato l’amministrazione del presidente democratico Joe Biden e hanno aiutato Trump a vincere le elezioni di quest’anno.
L’inflazione ha registrato un picco nel 2021 e nel 2022 a causa dell’interruzione delle catene di approvvigionamento globali durante la pandemia di Covid-19. Recentemente, gli aumenti dei prezzi si sono moderati, ma il tasso annuo di inflazione rimane elevato.
Solo l’1% degli intervistati ritiene che Trump dovrebbe concentrarsi sul commercio internazionale e sui dazi. L’indagine, che ha intervistato 1.014 adulti negli Stati Uniti, ha un margine di errore di circa 3 punti percentuali.
Tra i repubblicani nel sondaggio, il 56% ha indicato l’immigrazione come una delle principali aree di interesse per Trump, rispetto all’11% dei democratici. La maggior parte dei democratici (33%) ritiene che Trump dovrebbe dare priorità all’unificazione del Paese, mentre lo stesso vale anche per il 12% dei repubblicani.
Il sondaggio ha rivelato un leggero ottimismo tra i repubblicani dopo l’elezione di Trump. Circa il 30% di loro ha affermato che il Paese si sta muovendo nella giusta direzione, rispetto al 3% secondo un sondaggio Reuters/Ipsos condotto dal 25 al 27 ottobre, poco prima delle elezioni. Solo l’8% dei democratici ha affermato che il Paese è sulla strada giusta nel sondaggio più recente, in calo rispetto al 29% di ottobre.
Trump sta per entrare in carica senza un indice di popolarità elevato, riflettendo la forte polarizzazione politica negli Stati Uniti. Circa il 44% degli intervistati ha dichiarato di avere un’opinione favorevole di Trump, mentre il 51% ha espresso un’opinione sfavorevole.
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