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Gli alleati dicono che gli hacker nordcoreani hanno cercato di rubare informazioni militari classificate

L’FBI ha emesso un mandato di arresto per uno dei presunti hacker nordcoreani.

Stati Uniti, Gran Bretagna e Corea del Sud hanno dichiarato in una dichiarazione congiunta giovedì che gli hacker della Repubblica Democratica Popolare di Corea hanno condotto un’operazione informatica globale per rubare informazioni militari classificate per aiutare il programma di sviluppo di armi nucleari della Corea del Nord. Rapporti di TASR basati su rapporti di Reuters e AFP.

I gruppi di hacker, che gli esperti di cybersicurezza chiamano Andariel o APT45, hanno preso di mira i sistemi informatici di varie aziende produttrici di armi o di ingegneria, tra cui produttori di carri armati, sottomarini, navi militari, aerei da combattimento e sistemi missilistici e radar, si legge nel documento.

La dichiarazione di giovedì è stata redatta congiuntamente dal Federal Bureau of Investigation (FBI), dalla National Security Agency (NSA) e dalle agenzie informatiche statunitensi, dal National Cyber Security Centre (NCSC) del Regno Unito e dal National Intelligence Service (NIS) della Corea del Sud.

“L’operazione di spionaggio informatico globale che abbiamo scoperto oggi dimostra fino a che punto gli attori sponsorizzati dallo Stato della RPDC sono disposti a spingersi per perseguire i loro programmi militari e nucleari”, ha dichiarato un rappresentante del Centro per la sicurezza informatica del Regno Unito.

L’FBI emette un mandato di arresto

L’FBI ha anche emesso un mandato di arresto per uno dei presunti hacker nordcoreani, offrendo una ricompensa di dieci milioni di dollari in caso di informazioni che portino alla sua cattura. Oltre agli attacchi informatici, è accusato anche di riciclaggio di denaro. Questo è quanto emerge da un avviso pubblicato sul sito web dell’FBI.

La Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC), isolata a livello internazionale, utilizza da tempo gli hacker per rubare informazioni militari sensibili. Lo scorso agosto, la Reuters ha riferito che un gruppo d’élite di hacker nordcoreani è riuscito a penetrare nei sistemi del produttore russo di missili NPO Mashinostroyeniya.

Sia Andariel che APT45 – che fa parte dei servizi segreti della Corea del Nord – avrebbero ora utilizzato tecniche di phishing per ottenere dai dipendenti l’accesso ai sistemi informatici interni della fabbrica di armi.

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