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Gli aggiustamenti salariali di novembre mostrano il guadagno reale più basso dell’anno, secondo il Salariometro Fipe


A novembre il 72,8% delle rettifiche ha superato l’INPC, valore inferiore alla media dell’86,2% osservata tra gennaio e novembre di quest’anno; al contrario, gli aggiustamenti “inferiori” all’inflazione sono saliti al 13,4%

ALOISIO MAURICIO/FOTOARENA/ESTADÃO CONTÚDOSecondo Fipe il rialzo dell’inflazione sta invertendo la tendenza dei guadagni reali, riducendo la quota degli adeguamenti salariali rispetto all’inflazione

L’aumento salariale medio nel mese di novembre è stato del 5,0%, mentre l’aumento medio è stato del 5,3%, secondo i dati del Salariometro della Fundação Instituto de Pesquisas Econômicas (Fipe). Nonostante l’indice nazionale dei prezzi al consumo (INPC) accumulato più alto dell’anno, pari al 4,6%, il guadagno reale mediano è stato il più basso registrato nel 2024, raggiungendo solo lo 0,4%. Secondo la Fipe, l’aumento dell’inflazione sta invertendo la tendenza dei guadagni reali, riducendo la quota degli adeguamenti salariali rispetto all’inflazione. A novembre il 72,8% degli aggiustamenti ha superato l’INPC, al di sotto della media dell’86,2% osservata tra gennaio e novembre di quest’anno. D’altro canto, gli aggiustamenti “inferiori” all’inflazione sono saliti al 13,4%, rispetto a una media del 3,8% nello stesso periodo.

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Salario minimo e proiezioni future

Nel mese di novembre il salario minimo medio era pari a 1.677 R$, pari al 18,8% in più rispetto al salario minimo nazionale. La Fipe prevede che l’INPC cumulato per le prossime date base sarà inferiore al 5,0% fino a marzo 2025, con una stima del 4,8% per dicembre.

Performance regionale e settoriale

Gli aggiustamenti reali mediani si sono distinti nelle regioni del Centro-Ovest, del Sud-Est e del Nord, tutte con l’1,3%, seguite dagli accordi interstatali (1,1%), Nord-Est (1,0%) e Sud (1,0%). Per segmento, i maggiori guadagni reali sono stati registrati nell’agricoltura, nell’industria manifatturiera e nell’edilizia civile, con l’1,3% ciascuno. Seguono i settori dei servizi (1,2%) e del commercio (1,2%), mentre l’industria estrattiva ha presentato un aggiustamento reale mediano dell’1,0%.

*Con informazioni fornite da Estadão Conteúdo
Pubblicato da Fernando Dias





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