Il dollaro ha chiuso la sessione con un rialzo dell’1,30%, quotato a 5,98 R$ – un nuovo record di chiusura – dopo aver toccato il massimo intraday di 6 R$ per la prima volta nella storia. Solo quest’anno la valuta americana è cresciuta quasi del 22%.
L’Ibovespa è crollato del 2,40%. Degli 86 titoli azionari presenti nell’indice, solo otto hanno chiuso in rialzo. È il secondo giorno consecutivo di ribassi per la Borsa brasiliana.
Il ministro delle Finanze Fernando Haddad ha trattato con cautela il movimento valutario. “Vedremo come si adatterà questo, una volta che lo spiegherai e la gente lo capirà”, ha affermato. Secondo Haddad il rumore più grande riguarda la riforma dei redditi e non le altre misure presentate.
Allo stesso modo, il ministro della Casa Civile, Rui Costa, ha affermato che “il dollaro cadrà quando il mercato capirà l’impegno del governo”.
Il mercato finanziario ha considerato il pacchetto diffuso e incerto. La valutazione è che il governo continua ad abbracciare una strategia di spesa pubblica eccessiva, senza cercare tagli e mantenendo strette le spese discrezionali. Anche dopo l’annuncio, il settore teme che il governo non sarà in grado di rispettare le norme a lungo termine.
Uno studio condotto dalla società di consulenza Warren Rena ha dimostrato che l’effetto fiscale del pacchetto sarà inferiore a quanto previsto dal team economico. La società prevede che le proposte consentiranno di risparmiare 45,1 miliardi di R$. La stima del Tesoro, a sua volta, è un risparmio di 70 miliardi di R$.
Sempre in reazione al pacchetto fiscale, la banca americana JP Morgan prevede un aumento di 1 punto percentuale del tasso Selic a dicembre. Con questo, l’interesse sarebbe del 14,25%. In un rapporto, l’istituzione afferma che le misure presentate “non sono riuscite a ripristinare la credibilità della politica economica”.