Da uno studio è emerso che il 68% dei casi analizzati aveva difficoltà ad effettuare una registrazione adeguata; analizzando 100 occorrenze è emerso che nel 36% di essi l’audio non era attivato
Durante un’operazione di pattugliamento, l’ufficio della difesa pubblica di San Paolo ha rivelato che gli agenti della polizia militare stanno manipolando le registrazioni delle telecamere del corpo per nascondere azioni irregolari. Il rapporto, trasmesso al Tribunale federale (STF), sottolinea che spesso gli agenti spengono i propri dispositivi, si allontanano durante gli avvicinamenti o ostruiscono le lenti, compromettendo la trasparenza delle azioni di polizia. Attualmente, le telecamere sono programmate per registrare continuamente, ma una nuova proposta del governo di San Paolo suggerisce che la registrazione venga effettuata intenzionalmente o attivata da remoto. Il rapporto dell’Ufficio della difesa pubblica fa parte di un’iniziativa per garantire che tutti gli agenti di polizia utilizzino le body camera durante i fermi, mantenendo il sistema di registrazione automatica.
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Tra giugno e novembre, quasi la metà delle richieste di accesso alle immagini avanzate dal Defender’s Office non hanno ricevuto risposta. Dall’analisi di 100 incidenti è emerso che nel 36% di essi l’audio non era attivato, il che rende difficile difendere le persone detenute sul fatto. Inoltre, dallo studio è emerso che nel 68% dei casi si riscontravano difficoltà nell’adeguata registrazione. In un incidente specifico, un agente ha rimosso la telecamera corporea e l’ha posizionata in modo da impedire la registrazione. Il Pubblico Ministero ha anche sollevato denunce di morti negli scontri a Baixada Santista, che indicano l’uso inappropriato delle telecamere. Due agenti di polizia di Rota sono stati accusati di omicidio aggravato, con l’accusa di aver alterato la scena del crimine e di aver ostacolato la registrazione della telecamera.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Fernando Dias