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Gleisi attacca Bolsonaro per aver difeso il soldato israeliano indagato in Brasile



Il soldato è in vacanza in Brasile ed è stato oggetto di una denuncia penale da parte della Fondazione Hind Rajab (HRF), che sostiene i palestinesi. È stato difeso da Bolsonaro.

“Jair Bolsonaro, che ha sempre difeso la dittatura, la tortura e i torturatori, ora si unisce al governo di Benjamin Netanyahu, che ha permesso la fuga di un soldato dell’esercito israeliano indagato per i suoi crimini dalla giustizia brasiliana. I genocidi si capiscono, no”, ha chiesto il membro del PT su una rete sociale.

“Considerando il carattere di segretezza che deve guidare le indagini, ho disposto l’annotazione del segreto negli atti e, successivamente, il mandato di comparizione della Polizia Federale per l’esecuzione delle misure investigative postulate dalla MPF”, ha scritto il giudice, evidenziando l’esenzione dall’obbligo di un possibile arresto del soldato.

La denuncia penale contro il soldato è stata presentata negli ultimi giorni del 2024 dagli avvocati Maira Machado Frota Pinheiro e Caio Patrício de Almeida, che lo accusano di essere un “criminale di guerra”. Sostengono che, in quanto firmatario di trattati internazionali, tra cui la Convenzione di Ginevra e lo Statuto di Roma, il Brasile ha l’obbligo di indagare e reprimere crimini di questa natura, anche se si verificano al di fuori del suo territorio.

Il giudice ha fondato la decisione di avviare l’indagine sul principio di extraterritorialità e di giurisdizione universale, che consente di perseguire e giudicare crimini gravi indipendentemente dal luogo in cui sono stati commessi.

La decisione del giudice ha generato ripercussioni in Israele. Il deputato Dan Illouz, del partito al governo Likud, ha classificato il Brasile come “sponsor dei terroristi”.

“Il Brasile è diventato uno stato sponsor dei terroristi. Invece di inseguire i terroristi, insegue un soldato delle Forze di Difesa Israeliane, un ebreo sopravvissuto a un brutale massacro e che difende il suo popolo. Una vergogna imperdonabile. Israele non resterà a guardare di fronte alla persecuzione dei suoi soldati e, se il Brasile non correggerà la sua strada, pagherà un prezzo”, ha scritto Illouz sui suoi social network.



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