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Giovedì entra in vigore la registrazione unica degli affitti turistici e stagionali | Economia



Il Governo compie un altro passo nella regolamentazione del mercato degli affitti brevi con l’entrata in vigore, questo 2 gennaio, dell’anagrafe unica degli affitti. Il suo lancio è l’ultimo tentativo di controllare un settore caratterizzato dall’ascesa delle piattaforme digitali per appartamenti per vacanze e affitti stagionali – incluse nella legge sulle locazioni urbane come alternativa all’abitazione abituale. Anche se la misura non sarà pienamente operativa fino al 1 luglio 2025, la Spagna diventa di fatto il primo paese del blocco a conformarsi al requisito europeo di avere un regolamento informativo per questo tipo di appartamenti. Si tratta, infatti, di un anticipo rispetto al calendario stabilito da Bruxelles, che fissava come scadenza l’estate del 2026.

L’iscrizione unica sarà accompagnata da uno Sportello Unico Digitale per le Locazioni. Si tratta di un sistema informatico attraverso il quale piattaforme come Airbnb o Booking comunicheranno con l’Amministrazione. D’ora in poi ogni immobile destinato a questa tipologia di locazione dovrà avere un numero identificativo che ne certifichi la conformità alle normative vigenti. La misura mira a sradicare dal mercato gli appartamenti che non dispongono delle licenze necessarie e a fermare l’escalation dei prezzi in città come Barcellona o Madrid, poiché il governo ritiene che queste modalità, oltre agli alloggi abituali, stiano aggravando la crisi di accessibilità. nel mercato degli affitti.

L’impatto di questa misura si fa sentire soprattutto nel caso degli affitti stagionali, una categoria che sia il Governo che gli analisti ritengono sia stata utilizzata come sotterfugio per eludere le regole degli affitti regolari. Ad esempio, a Barcellona, ​​dove vigono controlli sui prezzi del patrimonio residenziale, gli affitti temporanei sono diventati un modo per evitare queste restrizioni. Ma con le nuove norme sarà obbligatorio giustificare la causa del contratto temporaneo, garantendo che sia utilizzato esclusivamente per situazioni come viaggi di lavoro, alloggi per studenti o cure mediche.

La norma riguarda anche l’affitto di stanze o altri immobili, come navi o imbarcazioni, che consentono alloggi a breve termine e che comportano una remunerazione economica, purché offerti attraverso piattaforme digitali. In tutti i casi, i locatori sono tenuti a munirsi di un numero di matricola, a fornire le informazioni richieste e ad aggiornarle, nonché a comunicare alle piattaforme il codice assegnato dal Registro Immobiliare o dal Registro dei Beni Mobili.

Il processo per ottenere il numero di registrazione può essere gestito online, attraverso la sede elettronica del Collegio dei Registrari, oppure nel corrispondente Registro dei beni o dei beni mobili. La richiesta deve contenere l’ubicazione dell’immobile, il codice anagrafico univoco dell’immobile, il suo riferimento catastale o, nel caso di imbarcazioni, i dati del proprietario. Dovrà inoltre essere specificato se il contratto di locazione riguarda l’intero immobile o solo una parte, ed il numero massimo di inquilini ammessi.

I proprietari saranno tenuti a rinnovare la registrazione ogni 12 mesi e a presentare una relazione annuale con i dati sull’attività. Questo approccio mira a garantire la validità delle informazioni e una maggiore supervisione dei movimenti di mercato. Pur non essendo ancora stato definito uno specifico regime sanzionatorio per le infrazioni, fino alla definizione di sanzioni specifiche troveranno applicazione le attuali normative statali, regionali e locali.

L’introduzione del numero di registrazione non ha conseguenze solo per i locatori, ma anche per le piattaforme digitali come Airbnb o Booking. Questi saranno tenuti a garantire che gli annunci includano tale identificativo e a rimuovere entro 48 ore quelli che ne sono sprovvisti o che non rispettano i requisiti di legge. Inoltre, devono effettuare controlli periodici e trasmettere allo Sportello Unico Digitale un resoconto mensile dettagliato sull’attività di ciascun immobile.

Il Ministero dell’Edilizia, guidato da Isabel Rodríguez, ha sottolineato che il periodo transitorio tra gennaio e luglio di quest’anno servirà alle imprese e alle amministrazioni per adeguarsi alla norma, approvata dal Consiglio dei Ministri alla fine del 2024. In questi sei mesi, la funzionalità del sistema sarà testata per garantirne l’effettiva implementazione prima del periodo turistico estivo, quando il mercato degli affitti turistici raggiunge solitamente il suo picco di attività. Questa natura transitoria evita inoltre che il provvedimento interferisca con la Settimana Santa, la cui importanza per il settore turistico aveva già preoccupato il Governo.



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Luca

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Salve, mi chiamo Luca e sono l'autore di questo sito con utili consigli di cucina. Sono sempre stato affascinato dalla cucina e dagli esperimenti culinari. Grazie a molti anni di pratica e all'apprendimento di diverse tecniche culinarie, ho acquisito molta esperienza nel cucinare diversi piatti.