Giorgio Armani alla Settimana della moda di Milano, settembre 2024. Fonte: SGP / ddp USA / Profimedia
Giorgio Armani, il fondatore dell’omonimo marchio di moda italiano, ha dichiarato in un’intervista pubblicata domenica che intende ritirarsi nei prossimi due o tre anni, come riporta Reuters.
Armani ha 90 anni e finora ha mantenuto un riserbo sui piani di successione per l’azienda che ha fondato nel 1975 e che ancora controlla saldamente.
“Posso concedermi altri due o tre anni come capo dell’azienda. Non di più, sarebbe negativo”, ha dichiarato al Corriere della Sera.
Armani ha dichiarato di passare notti agitate sognando un futuro in cui “non dovrò più essere io a dire ‘Sì’ o ‘No'”.
Ha aggiunto di aver ricevuto approcci “un po’ più insistenti” da potenziali investitori esterni nella sua azienda, “ma per il momento non vedo aperture”.
Alla domanda su quale sia il segreto della longevità, Giorgio Armani ha risposto: “La disciplina.
I giornalisti che hanno intervistato il famoso stilista italiano gli hanno chiesto se era vero che aveva iniziato a fare sport dopo aver notato in alcune riprese televisive che si era “arrotondato”.
“C’è un momento in cui ti guardi allo specchio e dici: beh, ero diverso. Poi c’è la stampa, che ti ricorda com’eri. E poi ci sono le foto: un casino. Ma cerco di limitare il problema scegliendo le foto”, ha detto Armani.
Ha anche detto che ha iniziato ad allenarsi quattro decenni fa e che negli ultimi anni ha preso una routine.
“Ho iniziato ad allenarmi seriamente a 50 anni, ogni mattina. Negli ultimi 15 anni, due volte al giorno, quando mi sveglio e prima di andare a letto la sera”.
Senza figli a cui lasciare l’azienda, si è speculato sul futuro a lungo termine dell’impero Armani e se, in un settore dominato da conglomerati del lusso come Louis Vuitton e Kering, sarà in grado di mantenere l’indipendenza che gli sta a cuore.
In un’intervista al Corriere della Sera, Armani ha dichiarato di aver “costruito una sorta di struttura, un progetto, un protocollo” per governare la sua successione, senza fornire dettagli.
L’anno scorso, Reuters ha riferito di un documento conservato da un notaio milanese in cui si delineavano i futuri principi di governo per coloro che avrebbero ereditato il gruppo, e di un altro in cui si dettagliavano questioni come la tutela dei posti di lavoro all’interno dell’azienda.
Si ipotizza che tra gli eredi di Armani ci siano la sorella, altri tre membri della famiglia che lavorano nell’azienda, il suo collaboratore e socio Pantaleo Dell’Orco e una fondazione di beneficenza.