Giocatore impunito per messaggio religioso sulla fascia – 04/12/2024 – Sport
Il giocatore inglese Marc Guéhi, del Crystal Palace, non sarà punito per aver scritto messaggi religiosi sulla fascia da capitano durante le partite di Premier League, ha riferito martedì la stampa locale (3).
Sabato (30), durante la partita tra Crystal Palae e Newcastle terminata 1-1, Guéhi ha indossato la fascia decorata con i colori dell’arcobaleno per una campagna di Premier League contro l’omofobia, su cui si leggeva “I love Jesus” ( Amo Gesù). L’iscrizione è stata interpretata da alcuni come una dimostrazione di disapprovazione nei confronti della campagna a sostegno della comunità LGBTQ.
Questo martedì (3), ha ripetuto il gesto durante la vittoria per 1-0 del Crystal Palace contro l’Ipswich Town, ma questa volta il messaggio era “Gesù ti ama”.
Secondo la stampa britannica, la Premier League ha ricordato all’atleta che i messaggi di carattere religioso sono espressamente vietati, ma ha escluso l’apertura di un procedimento disciplinare nei suoi confronti. In passato Guéhi aveva espresso pubblicamente le sue forti convinzioni cristiane.
Negli ultimi due turni del campionato inglese, i capitani delle squadre hanno indossato una fascia arcobaleno nell’ambito della campagna “Rainbow Laces” contro l’omofobia nello sport.
L’allenatore del Crystal Palace Oliver Glasner ha difeso il suo giocatore: “Tutti sono a favore dell’integrazione e contro la discriminazione, anche nel caso di Marc. Lui ha la sua opinione e noi la accettiamo. Accettiamo tutte le opinioni”, ha dichiarato.
A suscitare polemiche anche il capitano dell’Ipswich Town, Sam Morsy, che non indossava i colori dell’arcobaleno, ma piuttosto una tradizionale fascia al braccio, anche per motivi religiosi, secondo le informazioni diffuse dal suo club.
La Premier League non si è ancora espressa su questo secondo caso.
Il capitano del Manchester United, il portoghese Bruno Fernandes, domenica scorsa indossava la fascia iridata, ma i giocatori della squadra non sono scesi in campo con la giacca da allenamento anch’essa dei colori, a causa del rifiuto del marocchino Noussair Mazraoui di indossarla.
“Siamo fortemente impegnati nei principi di diversità e inclusione. I giocatori hanno diritto alle loro opinioni, soprattutto in relazione alla loro fede, che a volte possono differire dalla posizione del club”, ha spiegato il Manchester United in una nota.