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Gennaio secco: meno alcol e più consapevolezza


Nel 2013, la britannica Emily Robinson, con la motivazione di prepararsi per una mezza maratona, lanciò una campagna per trascorrere 31 giorni a gennaio senza bere una sola goccia di alcol, e così nacque Dry January.

Giovanna Gomes/UnsplashIl Brasile deve riflettere maggiormente sull’impatto del consumo eccessivo di alcol e cercare modi per una relazione più consapevole ed equilibrata

L’alcol è una sostanza che attiva il sistema neuropsichico che fa parte della cultura di alcuni paesi, tra cui il Brasile. Nelle attività sociali è sempre presente nelle occasioni festive e nel tempo libero. Il problema è che, se consumato in eccesso o in modo continuativo, può causare una serie di danni fisici e mentali. Potrebbero esserci disturbi della memoria, delle capacità cognitive e motorie e anche depressione.

Il consumo di alcol può alterare anche il sistema cardiovascolare, generando ipertensione, aritmie o miopatia con conseguente insufficienza cardiaca. Nel tratto digestivo l’alcol può causare reflusso, gastrite, esofagite, ulcere, epatite, pancreatite e cirrosi. Inoltre è nota l’associazione tra alcol e cancro della bocca, della faringe, dell’esofago, del fegato, del colon, della mammella e del pancreas.

Nel 2013, la britannica Emily Robinson, motivata a prepararsi per una mezza maratona, ha lanciato una campagna per trascorrere 31 giorni a gennaio senza bere una sola goccia di alcol. È così che è nato il gennaio secco. E ogni anno l’iniziativa guadagnava sempre più coinvolgimento in Inghilterra. Il governo britannico ha persino lanciato un’app, Try Dry, per aiutare persone che desiderano monitorare e ridurre il consumo di alcol, soprattutto durante il mese della campagna. Successivamente si è notato che coloro che avevano rinunciato all’alcol a gennaio hanno iniziato a consumare alcol in modo molto più consapevole.

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Tuttavia, in altre parti del mondo, come ad esempio in Brasile, si tratta di una campagna ancora molto timida. Nel 2023, secondo un’indagine condotta dal Centro Informazioni su Salute e Alcol (CISA), il numero di decessi tra le persone ricoverate in ospedale a causa del consumo di alcol è cresciuto dal 3% al 6% nel Paese, in soli 13 anni.

Il Brasile deve riflettere maggiormente sull’impatto del consumo eccessivo di alcol e cercare modi per una relazione più consapevole ed equilibrata. Perché consumare meno alcol, oltre ad evitare tutti i problemi citati, migliora anche il sonno, le prestazioni fisiche e mentali e, soprattutto, riduce il peso.

In Brasile, alcuni bar offrono buone opzioni per le bevande analcoliche a gennaio, ma è una campagna che non ha ancora preso slancio. C’è molta disinformazione sui rischi dell’abuso e della dipendenza da alcol. Molti giovani bevono grandi dosi di alcol in un’occasione e si preoccupano solo dei controlli stradali e del rischio della guida, ma c’è poca consapevolezza sugli effetti dannosi sulla salute. La ricercatrice francese Marie-Pierre Tavolacci ha rivelato, in uno studio retrospettivo pubblicato nel 2019, che coloro che abusano di alcol in adolescenza hanno maggiori probabilità di essere consumatori di alcol in età adulta con disturbo da uso di alcol.

Esistono modi per ridurre il peso causato dal consumo dannoso di alcol, ma sarebbe necessario attuare politiche pubbliche per regolamentare la vendita di bevande alcoliche, sensibilizzare la popolazione sui problemi di salute pubblica causati dal consumo dannoso di alcol e garantire l’accoglienza e il trattamento delle persone con disturbi da consumo di alcol.

In un mondo capitalista, il cui fatturato finanziario nella produzione e vendita di bevande alcoliche è immenso, implementare i cambiamenti è una sfida, la dimensione del problema è immensa e sono urgentemente necessari cambiamenti di paradigma per affrontare la situazione.

*A cura della Dott.ssa Liliana Sampaio Costa Mendes – CRM 9067 DF – RQE 4487 – RQE 14416
Epatologo dell’Ospedale Sirio-Lebanês di Brasilia





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