“Gang dell’impunità” e “spazzatura”; Paes e Moro si scontrano sui social
Il sindaco di Rio de Janeiro, Eduardo Paes (PSD) e il senatore Sergio Moro (União) hanno condotto un dibattito pieno di frecciate sui social media.
Il conflitto è iniziato quando Marcelo Bretas, un giudice in pensione che ha lavorato nell’Operazione Lava Jato, ha pubblicato su X (ex Twitter) – lo stesso giorno in cui la Polizia Federale ha incriminato l’ex presidente Jair Bolsonaro e altre 36 persone – suggerendo che non esiste alcuna punizione per i crimini quando l’autore desiste dal commetterli.
“Il delinquente è delinquente”, ha risposto Eduardo Paes alla pubblicazione.
Il senatore Sergio Moro (União) ha deciso di prendere le difese del giudice destituito e ha risposto a Eduardo Paes dicendo che “i delinquenti erano suoi amici che aveva arrestato”.
I delinquenti erano i suoi amici che arrestava.
—Sergio Moro (@SF_Moro) 22 novembre 2024
Il sindaco della capitale Rio de Janeiro ha risposto definendo il parlamentare un “esempio di ciò che la magistratura non dovrebbe essere”, riferendosi al tempo in cui Moro era giudice e comandava l’operazione Lava Jato a Curitiba.
“Voi due siete un esempio di ciò che la magistratura non dovrebbe essere. Hanno distrutto la lotta alla corruzione grazie alla loro ambizione politica. Hai anche ottenuto un lavoro come ministro della Giustizia e sei entrato ulteriormente nella politica. Questo non è nemmeno quello. È stato disprezzato dallo stesso Bolsonaro che ha fatto uso elettorale delle sue posizioni. E la persona che me lo ha detto è stato lo stesso ex presidente. Riconosci la tua insignificanza. Non cresci qui! Spazzatura!”, ha pubblicato.
Successivamente, Moro ha pubblicato una foto di Eduardo Paes insieme a Lula e all’ex governatore del Rio Sérgio Cabral e ha scritto: “Sbagliato, coloro che hanno distrutto la lotta alla corruzione erano gli amici dei criminali, cioè la loro stessa banda dell’impunità. Un reato di bassa diffamazione non cambia i fatti e mostra solo chi o cosa sei.
Paes ha continuato la discussione, questa volta pubblicando le foto del senatore insieme agli ex governatori Wilson Witzel e Anthony Garotinho e all’ex presidente del PSL, Luciano Bivar.
“Sei tu che hai reso possibile la rottura delle istituzioni di questo Paese con la politicizzazione dell’attività del magistrato. Ad oggi, non credo che tu ti renda conto del danno che hai fatto al Paese diventando ministro per l’avversario del ragazzo che avevi arrestato senza prove. Questi tentativi di colpo di stato e queste storie spaventose a cui stiamo assistendo ora hanno origine nella sua crociata politica. Oggi se c’è impunità è perché avete screditato la giustizia. Sono calmo in relazione alle mie azioni e alla mia traiettoria politica e non tocco la testa di un truffatore o di alcun criminale. E ribadisco che il suo posto sarà la spazzatura della storia!”, ha pubblicato.
Sbagliato, coloro che hanno distrutto la lotta alla corruzione erano gli amici dei criminali, cioè il loro stesso gruppo di impunità. Gli insulti in basso slang non cambiano i fatti e mostrano solo chi o cosa sei. pic.twitter.com/PJ9kpCzGaB
—Sergio Moro (@SF_Moro) 22 novembre 2024