Galvão Bueno rende omaggio a Léo Batista: “Gigante delle emozioni”
Ex compagno di Léo Batista a Globo, il narratore Galvão Bueno ha utilizzato i social media per rendere omaggio al presentatore, morto questa domenica (19), a Rio de Janeiro, all’età di 92 anni.
Galvão, che ha condiviso diversi eventi sportivi e copertura con Batista sul canale, ha pubblicato un video del suo ultimo incontro con il suo amico.
“Il mio ultimo incontro con Léo Batista! Parliamo di Pelé e Senna! E avevi ragione ancora una volta, Léo! Solo chi muore veramente non viene mai più ricordato! Continuerai a vivere, sempre, come un gigante delle emozioni!”, ha postato la voce narrante su Instagram.
La grande copertura di Léo Batista
Nel 1950, ad esempio, il giornalista era al Maracanã a lavorare sulla sconfitta del Brasile per 2-1 contro l’Uruguay nell’ultima partita dei Mondiali, una battuta d’arresto che divenne nota come il “Maracanazo”. All’epoca Batista lavorava alla Rádio Difusora de Piracicaba, nell’entroterra di San Paolo.
Già sullo schermo di Globo, dove ha ottenuto il riconoscimento nazionale, il presentatore ha condotto programmi importanti ed è stato coinvolto in una copertura storica dello sport mondiale.
Nel 1972, Léo Batista fece parte della squadra che coprì le Olimpiadi di Monaco, la prima trasmissione in diretta via satellite. Conduttore di copertura, ha lavorato al fianco di un’altra icona del giornalismo sportivo brasiliano, Luciano do Valle.
Léo Batista, redattore quotidiano dei bollettini olimpici, ha denunciato l’attacco terroristico compiuto da un gruppo palestinese che ha ucciso 11 membri della delegazione israeliana.
In totale il giornalista ha seguito su Globo 14 edizioni delle Olimpiadi, da Monaco 1972 a Parigi 2024.
Oltre alla copertura storica dei Giochi Olimpici e dei Mondiali, Léo Batista si è distinto anche come primo narratore di Formula 1 del canale, oltre ad essere la prima voce di un campionato di surf trasmesso nel paese.
Nel 1994, Léo Batista annuncia sullo schermo di Globo la morte di Ayrton Senna.
“Non ho passato tutta la vita a raccontare gol di calcio. Ho fatto tante cose importanti”, ha scherzato il giornalista nel documentario “Léo Batista, A Voz Marcante”.