Fux afferma che le piattaforme devono essere obbligate a monitorare i crimini sui social network
Attualmente, i social network possono essere ritenuti responsabili di un risarcimento solo dopo aver mancato di rispettare un ordine del tribunale di rimuovere determinati contenuti, tranne in situazioni specifiche come la violazione del copyright.
Il ministro Luiz FuxFare Supremo Tribunale Federaleha presentato un voto che mira ad aumentare la responsabilità delle piattaforme digitali in relazione ai contenuti che ospitano. Sostiene che queste società dovrebbero avere l’obbligo di monitorare attivamente i contenuti chiaramente illegali. Attualmente, i social network possono essere ritenuti responsabili di un risarcimento solo dopo aver mancato di rispettare un ordine del tribunale di rimuovere determinati contenuti, tranne in situazioni specifiche, come la violazione del copyright. Fux ha sottolineato che le piattaforme possono essere ritenute responsabili per i contenuti di terzi se sono “inequivocabilmente consapevoli” che tali contenuti sono illegali e non li rimuovono immediatamente. Ha classificato come “evidentemente illeciti” i contenuti che promuovono, tra gli altri, l’incitamento all’odio, il razzismo, la pedofilia e l’incitamento alla violenza.
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Inoltre, il ministro ha sottolineato che le aziende devono essere ritenute responsabili dei contenuti promossi, suggerendo che è ragionevole supporre che in questi casi siano consapevoli dell’illegalità. Fux ha proposto una modifica dell’onere della giurisdizione, secondo cui la rimozione dei contenuti deve avvenire immediatamente dopo la notifica. Il processo, che si basa sull’articolo 19 del Marco Civil da Internet, ha già avuto quattro udienze ed è ancora in corso. Sia Fux che il ministro Dias Toffoli concordano sul fatto che le piattaforme hanno l’obbligo di monitorare i contenuti che pubblicano.
Pubblicato da Sarah Paula
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale