La gioia dell’estrema destra per la vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti e la prospettiva di un’amnistia per i golpisti condannati sono state di breve durata, portando con sé la grazia illimitata per i golpisti condannati. Jair Bolsonaro (PL). L’idea era quella di annullare in qualche modo la sua ineleggibilità e, anticipatamente, liberarlo da future punizioni.
L’incriminazione dell’ex presidente e dei suoi compagni di governo e partito mette un freno ai progetti non dell’intero campo di destra, ma sicuramente dei bolsonaristi.
Questo entusiasmo era già privo di sostegno, poiché non ci sarebbero state le condizioni oggettive (né la volontà) perché il governo americano potesse interferire nei processi legali e nell’avanzamento dei progetti del Congresso brasiliano.
Anche la proposta di amnistia non vedeva un buon futuro all’orizzonte, nonostante l’entusiasmo provato per dare l’impressione che stesse prendendo forma.
Quando il Presidente della Camera, Artù Liraha tolto il PL dalla Commissione Costituzione e Giustizia per metterlo sullo scaffale di un gruppo di lavoro, c’era ancora la possibilità di discutere nuovamente di una sorta di sgravio per i pesci più piccoli. Non più. Non lascerà presto il dimenticatoio.
Il colpo al bolsonarismo è forte, perché la catena dei fatti è abbastanza potente da colpire i sostenitori dei golpe. Ai microfoni e nelle manifestazioni su Internet, la tigre simula il vigore. Egli denuncia la persecuzione politica, attacca Alexandre de Moraes e afferma che il capo ne uscirà più forte, pronto a contestare le elezioni del 2026.
Il diritto all’illusione è gratuito, ma i doveri della realtà sono più coerenti. Ti consigliano di osservare l’avanzamento della carrozza e di includere un cambio di programma sul tuo radar.
In politica la lealtà va alla veglia funebre, ma attende la sepoltura sull’orlo della tomba. Coloro che vivono di voti sanno che le libere elezioni dipendono da una piena democrazia e, per il bene della propria sopravvivenza, non è consigliabile che si associano ad imprese liberticide.
Né così velocemente da sembrare un tradimento, né così lentamente da denotare connivenza, la tendenza è che la persona lesa venga lasciata nel dimenticatoio man mano che la sua situazione peggiora.
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