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Fiala nel triste anniversario: la minaccia del terrorismo non è scomparsa, l’immigrazione illegale in Europa deve essere fermata!

Secondo il primo ministro ceco Petr Fiala, l’immigrazione illegale in Europa deve essere fermata e la lotta contro l’Islam radicale, al contrario, non deve essere rallentata. Lo ha scritto mercoledì sul social network X in occasione del 23° anniversario degli attacchi terroristici a New York e Washington, riferisce il corrispondente della TASR a Praga.

“Oggi è il triste anniversario degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001. Anche dopo 23 anni, la minaccia del terrorismo non è scomparsa, come dimostrano i recenti avvenimenti nei nostri paesi vicini”. ha dichiarato Fiala. Sembra che si riferisse a una serie di recenti attacchi in Germania, il più sanguinoso dei quali ha avuto luogo il 23 agosto nella città di Solingen, nello Stato della Renania Settentrionale-Vestfalia. Lì, un ventiseienne siriano ha ucciso due uomini e una donna con un coltello e ne ha feriti altri otto. L’attacco è stato rivendicato dall’organizzazione terroristica dello Stato Islamico.

Nel post, il primo ministro ceco ha aggiunto che la sicurezza dei cittadini cechi è per lui una priorità, per cui intende proseguire le iniziative intraprese finora per proteggerli. “Dobbiamo fermare l’immigrazione illegale in Europa e non cedere nella lotta contro l’Islam radicale. L’odio e il terrore non hanno posto nel nostro Paese, ha scritto il primo ministro ceco.

In risposta all’attacco di Solingen, i politici tedeschi hanno avviato un dibattito trasversale su migrazione e sicurezza. Alla fine di agosto, il governo di Olaf Scholz ha proposto regole più severe sul porto di coltelli in pubblico, restrizioni sui benefici finanziari per i richiedenti asilo e maggiori poteri di polizia per affrontare le sospette minacce islamiste.

Il Ministro degli Interni tedesco Nancy Faeser ha annunciato lunedì (9/9) che La Germania riprenderà i controlli dei passaporti a tutte le frontiere terrestri. La mossa è volta a frenare l’immigrazione illegale nel Paese e le minacce delle organizzazioni criminali islamiste e transfrontaliere.

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