Un Manchester City apatico ha perso un’altra partita. La settima sconfitta in 10 partite non fa che aumentare la crisi del club inglese sempre più sotto pressione in Premier League.
L’Aston Villa batte il City 2-1 Con la sconfitta, il Villa conquista il 5° posto nel campionato inglese mentre il Manchester City scende al 6° posto.
Giovedì prossimo (26), il club scende in campo contro l’Everton in Premier League, all’Eithad Stadium.
Crisi?
I numeri non aiutano. Ad esempio, in 12 partite ci sono 9 sconfitte. E’ la sequenza peggiore dell’allenatore alla guida del club.
La brutta fase si è aggravata a ottobre, quando il City ha perso contro il Tottenham 2-1 ed è stato eliminato agli ottavi di finale della Coppa di Lega inglese.
Da allora, il club ha battuto solo 3-0 il Nottingham Forest. Nelle altre partite ci sono stati solo due pareggi (3-3 con il Feyenoord in Champions League e 2-2 con il Crystal Palace in Premier League). Inoltre, solo sconfitte nelle due competizioni simultanee in cui gareggia, comprese sconfitte come 4-0, in casa, contro il Tottenham e 4-1 contro lo Sporting.
Riguardo alla fase negativa ha commentato che al Manchester City “bisogna vincere. Se non vinci, sarai nei guai”. L’allenatore aveva commentato che continuerà a ricoprire il suo ruolo finché riterrà di poter essere utile alla squadra, ma ha ribadito che accetterà le sue dimissioni se non sarà in grado di risolvere i problemi.
In campo, il Manchester City ha sofferto l’infortunio del centrocampista Rodri, che lo ha lasciato fuori stagione. Oltre all’assenza del Pallone d’Oro, Guardiola lamenta il calendario e le troppe partite. “In questo calendario ci sono più partite che mai. Abbiamo più infortuni che mai. E questo mi ha fatto riflettere che forse in questo calendario serve una rosa di 25, 30 giocatori”, ha detto l’allenatore.
Anche le pressioni esterne hanno irritato lo spagnolo. All’inizio di dicembre Guardiola si è quasi scontrato con un tifoso quando è stato interrogato per strada e ha dovuto essere trattenuto.
Si è giustificato anche riguardo lesioni al volto, autolesionismo e salute mentale affermando che, nonostante la diffidenza, non si è procurato lesioni al volto come possibile conseguenza di pressioni psicologiche in un momento negativo per il calcio del club inglese.
Pep allena il City dal 2016 e ha vinto 18 titoli.