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Faro dell’integrità giudiziaria – 01/01/2025 – Conrado Hübner Mendes


Nelle crepe del sistema giudiziario c’è l’eroismo. Non è negli atteggiamenti giudiziari autoritari o nella condotta appariscente e mediatica che si cerca di coreografare la superiorità morale. Non è nel falso eroismo dell’autolegittimità, nell’astuzia di quel giudice che difende la legittimità di un’interpretazione giuridica mediocre e settaria basata sulle qualità di carattere che si autoattribuisce, dissimulando la mancanza di qualità della sua decisione.

Nelle crepe c’è un eroismo silenzioso e discreto. Distinguendosi per la sua fibra morale e intellettuale, produce decisioni che si basano sull’integrità e sulla condotta esemplare del giudice che studia, pensa e scrive. La semplicità e l’intelligenza di chi rispetta l’impegno etico e intellettuale della magistratura hanno bisogno di essere denunciate e conosciute.

Le gesta giuspornografiche della magistocrazia vengono celebrate ogni anno in Premi JusPorn. Per far luce sull’autentico eroismo giudiziario, ora abbiamo il Judicial Integrity Beacon. Non è un trofeo o un “premio”, ma un riconoscimento pubblico.

La persona che, alla fine del 2024, incarnava il Faro dell’integrità giudiziaria era un giudice, il ministro Maria Elizabeth Rocha, del STM (Tribunale militare superiore).

Nel 2019, a Rio, dieci soldati hanno mitragliato l’auto del musicista Evaldo dos Santos Rosainsieme a sua moglie e suo figlio. Dopo 257 colpiEvaldo e il netturbino Luciano Macedotutto nero, morì.

Condannato in primo grado, il STM ha assolto i militari con 8 voti contro 6. Il voto del relatore, tenente ministro dell’aeronautica Carlos Oliveira, lo ha riassunto così: “Non c’è modo di ignorare il verificarsi di disgrazie, fatalità […]. Sembra che non volessero il risultato della morte, soprattutto dei cittadini civili, ma volessero contenere l’azione criminale, anche se immaginaria, in una città dominata dalla paura e dalla violenza.”

Il ministro Elizabeth, la prima e unica donna della corte, ha espresso il voto infruttuoso più coraggioso dell’anno. E ha offerto una guida per l’autocorrezione della fabbrica giudiziaria che produce crudeltà, ingiustizia e sofferenza, se non bastasse l’illegalità.

La filosofia giurisprudenziale riassunta nei seguenti brani, nonostante sia stata respinta dal ragionamento magistocratico, è l’unica compatibile con la Costituzione brasiliana:

“La violenza statale non è solo una conseguenza di specifiche deviazioni o eccessi, ma un riflesso di una struttura che storicamente sceglie alcuni corpi e identità come meritevoli di protezione e altri come obiettivi di esclusione. Riconoscere e affrontare questa realtà è fondamentale per raggiungere gli obiettivi costituzionali della Repubblica.”

“La violenza statale perpetrata attraverso atti discriminatori istituzionali non è in grado di mitigare la responsabilità degli agenti pubblici nella costruzione di una società più giusta ed egualitaria. In questo senso, esentare gli agenti pubblici dalla responsabilità per atti volontari e manifestamente discriminatori significa legittimare la violenza statale che concepisce corpi neri, femminili e omosessuali come di minor valore.”

“La persona colpita dai militari era un povero uomo bruno che lavorava nel riciclaggio dei rifiuti e, mentre aiutava un padre di famiglia colpito da un colpo di pistola, è stato concepito come un criminale e ucciso.”

I soldati che videro due uomini di colore e, perché erano neri, furono fucilati, furono assolti. Non è stata né sfortuna né fatalità.


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