Come sono cambiate le esigenze all’interno della classe? Come vengono affrontati? Lo studente è al centro dell’esperienza formativa? L’emergere della tecnologia nelle scuole, negli istituti e nelle università è un dibattito aperto senza risposte unanimi. All’Evento Tendenze 2024, Nacho Meneses, coordinatore ed editore del canale di formazione EL PAÍS, ha moderato un discorso con diversi esperti legati al settore dell’istruzione per cercare di rispondere a queste e ad altre domande.
Per Héctor Ruiz Martín, direttore della International Science Teaching Foundation, dove ricerca nel campo delle neuroscienze, la chiave è “che l’innovazione abbia uno scopo”, che si ponga come soluzione a un problema in classe, non utilizzando la tecnologia per quello che siamo già capaci di fare senza di esso. Sonia Díaz, promotrice educativa e presidente di EducAcción, è d’accordo con lui: “È impossibile parlare di tecnologie in classe se non consideriamo contemporaneamente il perché. Non se è buono o cattivo, ma se può aiutare gli studenti a risolvere i problemi”.
Pablo Doberti, consulente esecutivo del Grupo Santillana, ritiene che la grande sfida della tecnologia nelle aule sia quella di “disordinare” ciò che c’è e poi riorganizzarlo. Da parte sua, Macarena Llauradó, rappresentante permanente dell’OEI in Uruguay, difende che “le nuove tecnologie non entrano in modo disordinato [en los colegios] per non continuare a generare disuguaglianze” e che l’innovazione deve entrare nelle scuole pubbliche allo stesso modo di quelle private. Infine, Iñaki Ortega, dottore in Economia all’Università Internazionale di La Rioja e direttore generale della società di consulenza Llorente y Cuenca di Madrid, ricorda tre rivoluzioni educative in Spagna: l’alfabetizzazione, l’istruzione superiore e la terza, quella attuale, la formazione permanente.
L’evento Tendenze 2024 è un forum organizzato da EL PAÍS con il patrocinio di Abertis, Enagás, EY, GroupM, Iberdrola, Iberia, Mapfre, Organizzazione degli Stati Iberoamericani (OEI), Redeia, Santander e Telefónica.