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“Esmeralda Bahia” sarà estradata dagli Usa al Brasile dopo 9 anni di contenzioso



La Corte degli Stati Uniti ha ordinato giovedì (21) che la pietra preziosa “Esmeralda Bahia” venga rimpatriata in Brasile entro dicembre, dopo nove anni di controversia. Secondo le informazioni della Procura Generale (AGU), il giudice Reggie Walton, della Corte distrettuale di Columbia, ha riconosciuto che la pietra preziosa è stata estratta ed esportata illegalmente.

Le informazioni provenienti dai media nordamericani indicano che la pietra potrebbe valere 1 miliardo di dollari, quasi 6 miliardi di R$.

La decisione di Walton riconosce la sentenza del Tribunale regionale federale della 3a regione (TRF3) per esportazione illegale del minerale, e stabilisce che il Dipartimento di Giustizia debba presentare la dichiarazione entro il 6 dicembre, salvo eventuali ricorsi che potrebbero sospendere il processo.

La decisione del magistrato si rivolge solo alle persone che hanno contestato la posizione brasiliana davanti alla Corte della Columbia, risolvendo il caso a favore del Brasile, ma senza influenzare il futuro contenzioso legato allo smeraldo. Attualmente la pietra è sotto la custodia della polizia di Los Angeles, California.

“Esmeralda Bahia è un bene culturale brasiliano, che sarà incorporato nel nostro Museo Geologico”, ha affermato il procuratore generale dell’Unione, Jorge Messias.

Esmeralda Bahia è considerata una delle più grandi del mondo e, secondo l’AGU, è stata allontanata dal Brasile senza autorizzazione utilizzando documenti falsificati. Nel 2017, il Tribunale Federale di Campinas (SP) ha condannato due persone responsabili dell’invio illegale della pietra e ha stabilito la perdita definitiva del bene a favore dell’Unione.

Da allora, AGU e MPF hanno collaborato con il Dipartimento di Giustizia americano per restituire il minerale al Paese. “Vogliamo mandare un segnale: perseguiremo il patrimonio nazionale del Brasile ovunque si trovi e riterremo responsabili i trafficanti internazionali, in modo che ci pensino due volte prima di commettere un crimine così audace”, ha detto al giornale il procuratore Boni de Moraes Soares. Washington Post.

Secondo l’AGU, nel 2022 il Dipartimento di Giustizia americano ha accettato la decisione brasiliana, convalidando l’“affidavit” che attestava la proprietà del pezzo da parte del Brasile.

L’AGU sostiene di aver lavorato dal 2015 per bloccare lo smeraldo nel territorio americano e garantire che la decisione del tribunale brasiliano fosse rispettata. Quell’anno, un tribunale degli Stati Uniti ordinò che fossero imposte delle restrizioni sulla pietra, segnando l’inizio del processo di rimpatrio.



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Luca

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