La deputata federale Erika Hilton (PSOL/SP) ha annunciato mercoledì (13) che incontrerà il governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) per difendere la riduzione della giornata lavorativa 6×1. Alla vicenda è stato proposto, attraverso una PEC, che ha raggiunto il numero minimo di firme, di avviare la trattazione alla Camera dei Deputati.
“Speriamo di poter dialogare con il governo per capire quali sono i prossimi passi del governo e come possiamo unire le forze”, ha detto il leader del PSOL alla Camera, in una conferenza stampa.
Nella PEC il deputato propone di ridurre l’orario massimo di lavoro a 36 ore settimanali, 4 giorni alla settimana. Così, al posto del sistema denominato 6×1, che prevede un giorno libero ogni sei lavorati, entrerebbe in vigore il sistema 4×3, con quattro giorni lavorati e tre giorni liberi.
L’iniziativa arriva sulla scia del movimento Life Beyond Work (VAT), che ha guadagnato forza sui social media da settembre dello scorso anno. L’ideatore del movimento, il consigliere Rick Azevedo, ha accompagnato il deputato durante la conferenza stampa per difendere i progressi del PEC.
Erika ha anche assicurato che intende parlare con il presidente della Camera, Arthur Lira (PP-AL), per discutere della proposta. “Dopo aver parlato con il ministro Padilha, intendo anche cercare il presidente Arthur Lira per parlare del testo. Questa è la nostra aspettativa: trovare consenso, convergenza e forza per rafforzare questa agenda”, ha informato.
Difendendo la proposta, il deputato ha affermato ancora una volta che il PEC si basa solo su scale adottate in altri paesi, ma non dispone nemmeno di uno studio sull’impatto che potrebbe causare sull’economia brasiliana.
Secondo l’autore della proposta, il PEC ha già il sostegno di 216 deputati federali. Il deputato valuta però che la discussione della materia debba avanzare solo nella prossima legislatura, considerato che mancano meno di due mesi per concludere i lavori nel 2024. “Penso che si possa lasciare alla prossima legislatura. C’è molto da discutere ancora”, ha concluso.
Il progetto non è stato ancora depositato e non è previsto un calendario di votazione. Trattandosi di un PEC, la proposta deve avere la sua ammissibilità approvata dal CCJ per andare avanti. Tuttavia, il testo deve affrontare la resistenza dei banchi dell’opposizione ed è stato pesantemente criticato dagli ambienti economici.