I rappresentanti delle associazioni del commercio estero e della logistica hanno espresso seria preoccupazione per l’impatto dello sciopero dei revisori fiscali dell’IRS, avvertendo delle gravi conseguenze per il commercio internazionale e l’economia nazionale. Il documento è stato trasmesso ai ministri Rui Costa (Camera Civile), Geraldo Alckmin (Sviluppo, Industria, Commercio), Silvio Costa (Porti e Aeroporti) ed Esther Dweck (Management e Innovazione).
Lo sciopero, iniziato il 21 novembre, ha compromesso le operazioni di sdoganamento, generando ritardi critici negli aeroporti strategici, come Viracopos e Guarulhos. “Più di 50.000 spedizioni di ordini e documenti si stanno accumulando nei magazzini, in attesa di rilascio”, evidenzia il documento firmato da enti come ABRAEC, ABOL e IATA. Secondo le associazioni, la situazione espone le merci al rischio di deterioramento e compromette le catene di esportazione e importazione.
La crisi non solo aumenta i costi logistici, ma danneggia anche la competitività internazionale del Brasile. “Le imprese brasiliane incontrano difficoltà nel rispettare i termini di consegna, il che potrebbe portare alla risoluzione dei contratti internazionali e alla sostituzione del Brasile con fornitori di altri paesi”, avvertono le associazioni. Le piccole e medie imprese sono le più colpite a causa della loro dipendenza da flussi di cassa regolari.
La storia di crisi simili indica perdite per miliardi di dollari. Durante l’operazione standard del 2022, l’Unione degli spedizionieri doganali di San Paolo (SINDASP) ha stimato perdite di 3 miliardi di R$ nella prima metà dell’anno. La situazione attuale, dicono i rappresentanti, presenta rischi ancora più elevati.
Considerata questa gravità, il settore chiede misure urgenti al governo. “È essenziale ristabilire la normalità nelle operazioni doganali per garantire il flusso regolare delle spedizioni espresse e del commercio estero”, conclude il documento, chiedendo un’udienza al ministro delle Finanze, Fernando Haddad, e al segretario speciale delle Entrate federali, Robinson Barreirinhas .
Con l’economia in gioco, le associazioni sottolineano che rinviare soluzioni può causare danni irreparabili al commercio internazionale e alla popolazione.
Vedi di seguito le entità che hanno firmato la lettera:
- Associazione brasiliana delle compagnie di trasporto espresso internazionale di merci (Abraec);
- Associazione del trasporto aereo dell’America Latina e dei Caraibi (ALTA);
- Associazione Brasiliana degli Operatori Logistici (Abol);
- Associazione Brasiliana dei Trasportatori Internazionali (ABTI);
- Associazione Brasiliana delle Proteine Animali (ABPA);
- Associazione Brasiliana di Logistica (Abralog);
- Consiglio aziendale Brasile-USA (BUSBC);
Associazione internazionale del trasporto aereo (IATA);
Istituto Livre Mercado (ILM);
Consiglio dei rappresentanti della Brasilian International Airlines (JURCAIB).