Emendamenti: comprendere i prossimi passi della STF dopo l’approvazione al Congresso
Il Congresso ha finalizzato, martedì scorso (19), la votazione sul disegno di legge complementare che crea norme per l’esecuzione degli emendamenti parlamentari.
Il testo è stato approvato alla Camera con 356 deputati favorevoli e 35 contrari. Ora la sanzione o il veto spettano al presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT). La decisione dovrà essere presa entro 15 giorni lavorativi.
L’analisi della proposta sarà effettuata dal Tribunale federale solo dopo il parere di Lula. Il testo che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione (DOU) sarà allegato al fascicolo del caso.
Con questo il Ministro Flávio Dino farà il suo rapporto sul caso, verificando se le sue determinazioni sono state rispettate. Successivamente la relazione sarà sottoposta alla discussione in plenaria.
Ad agosto Dino sospese l’esecuzione degli emendamenti parlamentari finché il Congresso non avesse emanato norme nel rispetto dei criteri di trasparenza e tracciabilità.
Secondo il giudice, l’esecuzione sarà possibile solo quando il potere legislativo ed esecutivo si conformerà pienamente alle determinazioni della Plenaria della STF, che ha considerato incostituzionale la pratica del cosiddetto “bilancio segreto”.
Divergenze
Nella votazione alla Camera i deputati hanno ritirato tutte le modifiche apportate al Senato, tra cui:
- limitare il numero di progetti che beneficiano di modifiche collettive;
- e l’inclusione della Corte dei conti federale (TCU) come supervisore degli emendamenti a disposizione di ciascun deputato o senatore.
Nel corso dell’elaborazione della questione, Planalto ha cercato di includere anche la possibilità di bloccare la validità degli emendamenti in caso di aumento inaspettato delle spese dell’Unione. Senza il sostegno dei vertici della Camera, la questione è stata lasciata fuori dal testo finale .
Enti della società civile ed esperti del Congresso sostengono che il progetto fallisce in molti dei requisiti della magistratura.
Secondo il Senato, il progetto menziona l’inclusione della maggior parte dei requisiti, ma non crea praticamente alcuna misura per applicare le regole. Ciò manterrebbe la situazione di incostituzionalità accertata dalla Magistratura.
Le entità Transparência Brasil, Transparência Internacional e Contas Abertas hanno pubblicato un documento congiunto che evidenzia almeno sei difetti del progetto.
Comprende gravi difetti di tracciabilità, come la possibilità che i parlamentari indichino un emendamento senza rivelare chi ha sponsorizzato il trasferimento, o l’assenza di qualsiasi punizione se il denaro di un emendamento viene utilizzato per un progetto estraneo a quello inizialmente approvato.
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