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Elezioni USA 2024: le opinioni dei candidati sulla guerra in Ucraina e sul futuro della NATO divergono

Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti si terranno martedì 5 novembre. I due candidati che si contendono il favore degli elettori sono l’attuale vicepresidente democratica Kamala Harris e l’ex presidente repubblicano Donald Trump.

I punti di vista dei due candidati alla presidenza sulla futura cooperazione transatlantica all’interno dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) e sul continuo sostegno all’Ucraina, che ha dovuto affrontare l’aggressione russa dal febbraio 2022, differiscono notevolmente. Simon Miles, professore assistente presso la Sanford School of Public Policy della Duke University a Durham, USA, ha dichiarato a TASR.

La Harris ha chiarito durante la campagna elettorale che sostiene pienamente la NATO e che continuerà ad aiutare l’Ucraina devastata dalla guerra, ha detto Miles, che ritiene che la posizione del suo avversario su questi temi sia diversa.

L’approccio di Trump all’alleanza è “puramente transazionale e per molti versi disinformato, considerando la NATO come una sorta di protezionismo mafioso”, ha aggiunto Miles. Miles ha anche sottolineato come i media suggeriscano che l’ex presidente repubblicano abbia preso in considerazione l’idea di un’uscita degli Stati Uniti dalla NATO durante il suo mandato alla Casa Bianca. “Penso che sia una preoccupazione legittima per un ipotetico secondo mandato”, ha aggiunto.

Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, durante la campagna elettorale Trump ha affermato più volte di poter risolvere il conflitto in 24 ore. Secondo Miles, questo sembra indicare che è “disposto ad abbandonare gli ucraini o a far loro accettare importanti perdite territoriali”.

L’analista prevede che Trump, se rieletto, cercherà di porre fine alla guerra in Ucraina con un accordo che probabilmente sarà principalmente vantaggioso per Mosca.

“Le politiche di Harris possono non essere perfette, ma penso che un secondo mandato di Trump rischi di essere un disastro su queste due questioni chiave”, ha concluso.

Miles si è anche espresso sulla possibile posizione del prossimo presidente sulle relazioni con la Cina. Ha detto che c’è un consenso tra i Democratici e i Repubblicani sulla questione: sono chiaramente contrari al libero scambio e sostengono i dazi sulle merci cinesi. Si aspetta almeno una continuità iniziale da parte della prossima amministrazione a questo proposito.

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