Si prevede che oltre 2,7 milioni di uruguaiani si recheranno alle urne, questa domenica (24), per scegliere il loro prossimo presidente. IL secondo turno delle elezioni di quest’anno è contrassegnato da feroce disputa tra il candidato Yamandú Orsicentrosinistra e governo Álvaro Delgadocentrodestra.
Gli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto, diffusi giovedì sera (21), indicano un risultato ristretto, con margini che vanno da 4 a soli 0,5 punti percentuali.
Chi sono i candidati?
Orsi, 57 anni, ex sindaco del comune uruguaiano di Canelones, appartiene al Movimento di Partecipazione Popolare (MPP), fondato dall’ex presidente José “Pepe” Mujica per il ritorno della democrazia in Uruguay.
Membro della Coalizione del Fronte Ampio (FA) ed ex insegnante di storia, afferma di voler stimolare la crescita economica senza cambiamenti improvvisi nella direzione del Paese, evitando aumenti delle tasse, nonostante il crescente deficit fiscale del Paese.
Il leader del governo Álvaro Delgado, del Partito Nazionale, è veterinario ed è stato segretario di presidenza dell’attuale presidente, Luis Lacalle Pou. Ha guadagnato importanza facendo annunci governativi durante la pandemia di Covid-19.
A 55 anni, il candidato al governo intende promuovere gli attuali obiettivi commerciali del governo, compreso un potenziale accordo di libero scambio tra Mercosur e Cina. Cerca inoltre di mantenere basse le tasse e di intensificare la lotta contro la criminalità organizzata.
Com’è il sistema elettorale?
Il voto è obbligatorio per le persone maggiori di 18 anni e il sistema di voto è cartaceo.
Ogni lista elettorale per presidente e vicepresidente ha una scheda su cui sono stampati la foto e i nomi del candidato. Presso la cabina elettorale, l’elettore dovrà scegliere la scheda elettorale con il candidato di sua preferenza e inserirla in una busta, che verrà depositata nell’urna.
I seggi elettorali chiudono alle 19:30 e le restrizioni elettorali, come l’apertura delle urne, chiudono alle 20:30. I risultati tendenti alla vittoria, però, dovrebbero essere resi noti solo intorno alle 23 dal Tribunale elettorale dell’Uruguay.
Ciò non potrebbe accadere questa domenica se la differenza tra i candidati fosse molto ridotta.
Ultime ricerche
Gli ultimi sondaggi prima delle elezioni mostrano una differenza che va da 4 a meno di un punto percentuale nelle intenzioni di voto tra i candidati. Poiché esiste un margine di errore statistico, gli istituti definiscono lo scenario come “altamente competitivo”, e dall’esito incerto.
Secondo l’istituto Opción, Orsi ha il 49,7% dei voti, contro il 45,5% di Delgado e il 4,8% di schede bianche o nulle.
L’istituto Equipos, invece, colloca l’allievo di Mujica al 48% e il candidato al governo al 46,2%, mentre il 5,8% è bianco o nullo.
Una ricerca dell’istituto Factum indica invece una differenza di appena 0,5 punti percentuali tra i due. Sarebbe 47,1% per Orsi, 46,6% per Delgado e 6,3% vuoto o nullo.
Proposte elettorali
Allineato al suo padrino politico, Pepe Mujica, Orsi difende i meccanismi di protezione sociale, promette una crescita economica equilibrata e misure contro l’insicurezza, una delle principali preoccupazioni degli uruguaiani.
Posizionato al primo posto con un leggero vantaggio su Delgado nei sondaggi, il candidato può riportare la sinistra al governo, che ha lasciato il potere nel 2020, dopo 15 anni di governi di Tabaré Vázquez e Mujica.
Durante la campagna elettorale ha cercato però di rassicurare gli elettori dicendo che non prevede un cambiamento politico improvviso nella nazione dove la politica è tradizionalmente moderata.
Ha dichiarato che non aumenterà le tasse e che sosterrà principalmente le piccole e medie imprese.
Delgado promette “continuità del cammino” dell’attuale governo. Il suo programma dice che l’Uruguay è probabilmente il paese più sviluppato dell’America Latina e che non c’è motivo di accontentarsi di qualcosa di meno.
Il candidato dichiara che agirà contro il lavoro informale e a favore di aumenti salariali. Dice anche che non aumenterà le tasse, il che genererebbe incentivi per gli investimenti e aprirebbe l’Uruguay al mondo.
Il candidato del centrodestra si dichiara anche difensore del “concetto di libertà”.
Delgado ha ottenuto al primo turno il 26,7% dei voti contro il 43,9% di Orsi e arriva al secondo turno con un leggero svantaggio nei sondaggi sulle intenzioni di voto.
*Con informazioni provenienti da Reuters e CNN Spagnolo.