Se tra decenni c’è un momento per organizzare un incontro incentrato su geostrategia, guerra, difesa e pace, è proprio questo. Il PAÍS propone in due sessioni (mattina e pomeriggio) un forum – in collaborazione con il Ministero della Difesa del Governo spagnolo e Thinking Heads, e il patrocinio di Escribano Mechanical Engineering, GMV, Hispasat, INDRA e Navantia – il cui titolo, Dialoghi per la sicurezza, È la mappa e il territorio di un tempo dove l’unica certezza è l’incertezza.
Il 25 novembre, nell’auditorium 400 del Museo Reina Sofía di Madrid (accesso da via Ronda de Atocha, 2), dalle 10:00 alle 19:20, si ascolteranno voci e riflessioni sulla situazione globale. La chiusura, nel pomeriggio, avverrà attraverso le parole di Margarita Robles, Ministro della Difesa spagnolo, che parlerà della situazione della Spagna davanti alla nuova amministrazione americana, della guerra in Ucraina o della posizione spagnola nel conflitto nel Medio Oriente Est .
Nel frattempo parleremo dei principali assi che costruiscono la sicurezza, in un pianeta in cui le preoccupazioni si accumulano. L’esperto Carlos Martí Sempere aprirà il discorso soffermandosi sul cambiamento che sta vivendo l’industria della difesa, rivoluzionata dalla tecnologia. Il Gruppo Indra è un fornitore di base di materiale di difesa avanzato e ciò che afferma il suo presidente esecutivo, Marc Murtra, in una conversazione con Daniel Toledo, vicedirettore di Cinque giorni e caporedattore economico di El PAÍS―, dovremo ascoltarlo attentamente. Il futuro è adesso. Come le nuove variabili che incidono sul rapporto tra Stati Uniti e Unione Europea. Dove fino a poco tempo fa non c’erano quasi crepe; Ora, con il nuovo mandato di Trump, possono aprire. José María de Areilza Carvajal, direttore della rivista Politica estera indicherà quelle crepe e quanto sono profonde.
L’Unione Europea lo ha detto ogni volta che ne ha avuto la possibilità: la sovranità tecnologica, energetica e difensiva è essenziale. È una conseguenza della frammentazione. COSÌ? Come è organizzata la difesa europea? Una breve domanda che esige una lunga risposta, in una tavola rotonda moderata da Lucía Abellán, caporedattrice di International presso EL PAÍS. Accompagnato, tra gli altri, da Ángel Escribano, presidente di Escribano Mechanical & Engineering; il colonnello Alfonso Barea, membro della Direzione nazionale degli armamenti del Ministero della Difesa spagnolo, o professore di Scienze politiche all’Università di Valencia; Chiara Portela.
La derivata tecnologica in difesa si conclude con Miguel Ivorra; Tenente Generale dell’Aeronautica Militare e Direttore Generale della Strategia e dell’Innovazione dell’Industria della Difesa.
La politica, ancora una volta, entra in gioco, questa volta con Amparo Valcarce, Segretario di Stato per la Difesa, con il suo intervento: Strategia di trasformazione ed empowerment per l’industria della Difesa. Dobbiamo cioè trovare nuove modalità e, forse, più budget. Le aziende del settore si mettono a discutere Autonomia. Guidato da Javier García Ropero, giornalista di EL PAÍS; i presidenti di Airbus, Navantia, Francisco Javier Sánchez Segura; l’amministratore delegato di Hispasat; Miguel Ángel Panduro; e l’amministratore delegato della GMW, Jesús Serrano, parleranno dell’argomento quando alcuni paesi, tra cui alcuni dei Ventisette, vorranno definire la propria agenda.
Il pomeriggio è il momento della mappa. Naturalmente l’Ucraina, e ad analizzarla una rinomata esperta, María Sahuquillo, capo della delegazione di Bruxelles ed ex corrispondente a Mosca di EL PAÍS, che parlerà con Ruth Ferrero, ricercatrice presso l’Istituto di Studi Internazionali dell’Università Complutense di Madrid (UCM). Mario Laborie Iglesias, colonnello dell’Esercito e vicedirettore aggiunto della Gestione Didattica IUGM-UNED e Carmen Claudín, ricercatrice associata senior del CIDOB.
Anche Gaza sarà presente in questi dialoghi L’epicentro del conflitto. Ignacio Álvarez-Osorio, professore di Studi arabi e islamici all’UCM, e Laurence Thieux, professore specializzato in Medio Oriente, parleranno con Andrea Rizzi, corrispondente per gli affari globali di El PAÍS, di uno dei conflitti più complessi che si estende dal mondo secolo scorso.
Tutto questo avviene in un unico luogo, il Mediterraneo, e ne parlerà Nasser Kamel, segretario generale dell’Unione per il Mediterraneo. In questo mondo in ridefinizione, la NATO, in attesa del trionfo di Trump, ha celebrato il suo 75° anniversario, dimostrando la sua attualità e necessità, come racconterà Ana Santos Pinto, ex presidente del Gruppo di esperti Sud dell’Alleanza Atlantica.
Infine, al Reina Sofía, prima della chiusura ufficiale, guidata da Margarita Robles, ci sarà tempo per spiegare un simbolo dell’orrore della guerra: Guernica.