Diversi giocatori brasiliani di spicco in Europa giocano per i loro club in posizioni e ruoli diversi da quelli che ricoprono per la nazionale.
Al Barcellona Rafhinha brilla come attaccante di sinistra che si sposta spesso al centro, formando una coppia con il centravanti. Lo fa e fa molti passaggi per i gol. In Nazionale è un centrocampista centrale tra centrocampo e attacco.
Il Barcellona, con un trio di ottimi centrocampisti, ha battuto nuovamente il Real Madrid. I tre segnano, si scambiano passaggi e si avvicinano ai tre d’attacco (Raphinha, Lewandowski e Lamine Yamal). La squadra di Madrid, con soli due giocatori a centrocampo e quattro in attacco, è stata coinvolta facilmente.
Contro squadre nettamente inferiori, come il Celta, il Real lavora bene con appena due centrali e quattro attaccanti. La squadra brasiliana sta vivendo la stessa situazione. I due bellissimi gol segnati da Endrick contro il Celta riaccendono la speranza che possa essere lui l’atteso centravanti della squadra al prossimo Mondiale.
Bruno Guimarães brilla al Newcastle giocando da un centrocampo all’altro. La squadra inglese gioca con un centrocampista centrale e uno in più per parte, i brasiliani Bruno e Joelinton, che segnano, costruiscono e avanzano. Ci sono centrocampisti e centrocampisti, come dovrebbe essere nel calcio moderno. In Nazionale Bruno è un centrocampista difensivo, vicino a Gerson e ai difensori e abbastanza lontano dagli attaccanti.
Non è più possibile dividere il centrocampo con un primo centrocampista (maglia 5), un secondo centrocampista (maglia 8) e un centrocampista (maglia 10), come è ancora consuetudine nel calcio brasiliano.
Nelle squadre che giocano con soli due giocatori a centrocampo è fondamentale riorganizzare gli attaccanti sulle fasce per favorire la marcatura. Per la squadra brasiliana è molto meglio avere un terzo centrocampista piuttosto che obbligare Vinicius Junior ad arretrare a sinistra. Invece di ritirarsi, deve essere in attacco per i contropiedi.
Paquetá, come aveva fatto altre volte, ha giocato molto bene nell’ultima partita con l’Aston Villa da centravanti. Lui, con i suoi tocchi fini e intelligenti, ha facilitato le giocate collettive dell’attacco. Potrebbe essere un’opzione per la squadra, che manca di un ottimo centravanti. Ho giocato in questo ruolo, ho giocato in Nazionale nei Mondiali del 70, tra Pelé e Jairzinho. Al Cruzeiro ero trequartista.
Savinho, convocato sulla fascia destra in Nazionale, ha giocato meglio a sinistra al Manchester City. Lui e Raphinha sono bravi da entrambe le parti.
Ciò non significa che Dorival Júnior debba sempre selezionare giocatori nelle stesse posizioni in cui brillano nei loro club. Deve però prestare attenzione alle sue scelte.
Mentre i campionati europei vivono momenti decisivi, in Brasile iniziano le varie competizioni. Il calendario resta terribile e disumano, con un eccesso di partite. I giocatori, invece di allenarsi per almeno due settimane dopo i 30 giorni di vacanza, si allenano giocando nelle squadre statali e in amichevoli negli Stati Uniti. Quest’anno il calendario sarà ancora peggiore a causa del Mondiale per Club a metà anno, oltre alle partite di qualificazione ai Mondiali.
La disorganizzazione e l’incompetenza nel calcio brasiliano sono piaghe che affliggono il Paese.
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