Dopo l’ultimatum, la Camera dà a Dino una nuova giustificazione sugli emendamenti parlamentari del valore di 4,2 miliardi di real
In un documento ufficiale, Casa ha ribadito che il rilascio ha seguito il consiglio del governo, sottolineando che tale importo non è obbligatorio e può essere utilizzato secondo la decisione dell’esecutivo
La Camera dei Deputati ha presentato una risposta ai quesiti posti dal ministro Flavio Dinodel Tribunale federale (STF), riguardante il pagamento degli emendamenti parlamentari. In un documento ufficiale, la Camera ha ribadito che lo stanziamento di 4,2 miliardi di real per gli emendamenti della Commissione ha seguito le opinioni del governo, sottolineando che tale importo non è obbligatorio “vale a dire, possono essere eseguiti o meno, a discrezione del Power Executive”. Fino al 25 novembre la Camera evidenziava che non esisteva alcuna normativa che imponesse la regolamentazione del pagamento di tali emendamenti. Il ministro Flávio Dino aveva chiesto alla Camera di chiarire l’indicazione delle risorse entro le 20 di venerdì stesso.
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“(Congresso) si è limitato a rispettare gli indirizzi tecnici dei Ministeri delle Finanze, della Pianificazione e Bilancio, della Gestione e dell’Innovazione, della Segreteria per le Relazioni Istituzionali e della Casa Civile della Presidenza della Repubblica, nonché della Procura Generale della Repubblica dell’Unione, sulle modalità di presentazione delle candidature in conformità con le decisioni contenute nel presente atti e con la Legge complementare 210/2024”, ha annunciato la Camera nella manifestazione di questo venerdì.
Questa richiesta è stata una risposta alla richiesta della Camera di sbloccare i fondi sospesi. Dino si interroga sulle date in cui sono stati specificati gli emendamenti della commissione e se tutti hanno ricevuto l’approvazione delle commissioni competenti. Inoltre, il ministro ha chiesto informazioni su nuove indicazioni per emendamenti e ha messo in dubbio la trasparenza delle risorse destinate ad Alagoas, Stato considerato roccaforte elettorale del presidente della Camera, Artù Lira.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Fernando Dias