Il Presidente è stato sottoposto a drenaggio di un ematoma derivante da un’emorragia intracranica; lunedì aveva sviluppato mal di testa e sonnolenza
Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva, 79 anni, si sta riprendendo dopo aver subito un intervento chirurgico per drenare un ematoma derivante da un’emorragia intracranica. L’équipe medica dell’ospedale Sírio-Libanês, a San Paolo, ha riferito martedì (10) che l’intervento ha avuto successo e che il presidente è stabile, cosciente, mangia normalmente e senza alcun danno cerebrale. L’intervento, durato circa due ore, è stato effettuato dopo che il presidente aveva accusato mal di testa e sonnolenza, sintomi riferiti lunedì (9).
Gli esami hanno indicato la presenza di un ematoma frontoparietale, situato all’esterno del cervello, associato a una caduta subita in ottobre, quando Lula ha battuto la testa nel bagno del Palácio da Alvorada. Secondo i medici, l’ematoma è stato completamente drenato e l’intervento chirurgico ha decompresso il cervello. Il team ha evidenziato che casi come questo sono comuni negli anziani dopo le cadute. “A volte, l’ematoma appare mesi dopo l’incidente”, ha spiegato il neurologo Rogério Tuma.
Il presidente resterà sotto osservazione in terapia intensiva per 48 ore a titolo precauzionale. Si prevede che Lula venga dimesso all’inizio della prossima settimana e riprenda gradualmente la sua attività, a seconda dell’evoluzione clinica. Il cardiologo Roberto Kalil, uno dei responsabili del monitoraggio, ha dichiarato che il presidente sta bene e dovrebbe continuare la sua vita normalmente dopo la guarigione. “Non sono necessari esami frequenti come le scansioni TC settimanali. Il presidente sarà dimesso e potrà riprendere la sua routine senza restrizioni permanenti”, ha sottolineato.
Inizialmente, Lula è stato curato presso l’unità dell’Ospedale Sírio-Libanês di Brasilia, ma, dopo la valutazione dell’équipe medica, è stato trasferito su un aereo della FAB (Aeronautica Militare Brasiliana) a San Paolo, dove è stata eseguita l’operazione. La decisione di trasferirsi, secondo Kalil, è stata presa come opzione dall’équipe medica e non per la mancanza di capacità di assistenza a Brasilia.
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Lula aveva descritto la caduta che provocò il trauma in una precedente intervista. L’incidente è avvenuto in ottobre, quando il presidente ha perso l’equilibrio mentre si alzava da una panchina nel bagno del Palácio da Alvorada, battendo forte la testa. Ha riferito addirittura che, in quel momento, pensava di aver subito un grave infortunio a causa dell’intensità dell’impatto. Per ora solo la first lady Janja può fargli visita in ospedale. Secondo l’equipe medica non ci sono indicazioni di complicazioni future, ma il presidente continuerà ad essere monitorato per garantirne la completa guarigione.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale