Dopo l’attentato in Praça dos Três Poderes, il PSOL chiede l’archiviazione dell’Amnistia PL
I deputati del PSOL hanno presentato giovedì (14) una richiesta per l’archiviazione alla Camera di Amnesty PL.
Il movimento avviene dopo l’attentato di mercoledì in Praça dos Três Poderes (13).
Nel documento i deputati sostengono che il progetto merita di essere dichiarato danneggiato e archiviato, “sia per gli eventi accaduti ieri sera [quarta-feira] nonché le flagranti incostituzionalità sottese alla vicenda”.
Il progetto prevede l’amnistia per tutti coloro che hanno preso parte ad atti con motivazione politica o elettorale tra l’ottobre 2022 e la data di entrata in vigore della futura legge, periodo che copre gli attentati dell’8 gennaio 2023. Se approvato, si applicherà a coloro che hanno sostenuto l’ agisce con donazioni, supporto logistico, fornitura di servizi o pubblicazioni sui social media.
La richiesta è stata firmata dai deputati Sâmia Bomfim (PSOL-SP), Fernanda Melchionna (PSOL-RS), Luiza Erundina (PSOL-SP), Glauber Braga (PSOL-RJ), Chico Alencar (PSOL-RJ) e Tarcísio Motta (PSOL -RJ).
“Mantenere in corso una proposta che mira ad approvare un’amnistia per crimini così gravi lancerebbe il pericoloso messaggio che gli attacchi alla democrazia possono essere perdonati senza conseguenze, legittimando la proliferazione di tali comportamenti”, affermano i deputati nella richiesta.
Processo bloccato
La PL era all’ordine del giorno della Commissione Costituzione e Giustizia della Camera (CCJ). Tuttavia, il presidente della Camera, Arthur Lira (PP-AL), ha ritardato l’elaborazione della proposta e ha inviato la questione ad una commissione speciale per l’analisi. Lira non ha ancora aperto le nomine dei membri per la composizione del collegiato.
Nella richiesta depositata questo giovedì, i deputati del PSOL affermano che l’evento accaduto mercoledì a Praça dos Três Poderes presenta “forti indizi che costituisce una continuazione degli atti antidemocratici avvenuti l’8 gennaio 2023”. La realizzazione del progetto dipende da un ordine di Arthur Lira.
“Il semplice fatto che venga mantenuto in corso può, in qualsiasi momento e fino a tre legislature, portare a una sua considerazione, che può generare gravi rischi e instabilità, diventando un vero e proprio “carta libera” per la commissione di reati , come quello avvenuto ieri sera”, hanno giustificato i deputati nella richiesta.