Dopo la decisione della STF, i presidenti della Camera si riuniranno questo martedì per discutere gli emendamenti (3)
I leader dei partiti della Camera si incontreranno questo martedì (3) per discutere lo stato degli emendamenti parlamentari.
L’incontro è previsto nella residenza ufficiale del presidente della Camera, il deputato Arthur Lira (PP-AL).
L’incontro è stato programmato dopo che il Ministro Flávio Dino, del Tribunale Supremo Federale (STF), ha autorizzato i trasferimenti secondo regole più severe. La decisione è stata approvata dalla maggioranza della Corte in una votazione in plenaria virtuale.
Ci sono ancora parlamentari insoddisfatti della decisione della STF. Ora vogliono discutere la questione per vedere se voteranno sul bilancio del prossimo anno.
Lo ha detto il presidente della Commissione Bilancio Misto (OCM), deputato Julio Arcoverde (PP-PI). CNN che ha annullato la riunione collegiale prevista per martedì.
Pagamento degli emendamenti
I pagamenti per gli emendamenti erano sospesi da agosto in seguito ad una decisione di Dino, che è il relatore per le azioni mirate alle risorse.
Il rilascio del ministro è avvenuto dopo l’approvazione, da parte del Congresso nazionale, di un progetto volto a garantire maggiore trasparenza e tracciabilità delle risorse. Il testo è stato approvato la settimana scorsa dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT).
Tra le regole imposte da Dino ci sono:
- Emendamento del relatore (RP 9) e emendamento della commissione (RP 8) prima del 2024: rilasciati previa identificazione dei parlamentari; Spetta all’Esecutivo verificare la trasparenza e sbloccare la risorsa, caso per caso.
- Emendamento Pix (RP 6): rilasciato con la presentazione del piano di lavoro preventivo; per le modifiche precedenti al 2025 Dino ha dato un termine di 60 giorni per rimediare all’assenza di un piano di lavoro.
- Emendamento della commissione (RP 7) ed emendamento della commissione (RP 8): non deve esserci alcuna individualizzazione dell’emendamento; È vietato il cosiddetto “cracking” degli emendamenti di banco, cioè la ripartizione o la dispersione delle risorse tra i parlamentari. Dal 2025 in poi, l’intero processo di selezione dovrà essere adeguatamente documentato.
*Pubblicato da Douglas Porto con informazioni di Luciana Amaral e Leonardo Ribbeiro, della CNN
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