Per il ministro della Corte Suprema Federale (STF), Flávio Dino, l’attacco di Brasilia “dovrebbe servire ancora una volta da avvertimento” affinché i comportamenti odiosi non crescano nella società.
“Non solo per il funzionamento del sistema di sicurezza, ma perché la società possa discutere di una cultura democratica che non sia suscettibile a questi comportamenti odiosi, che purtroppo si sono verificati frequentemente”, ha commentato Dino ai giornalisti dopo il 9° Incontro Nazionale dei Tribunali di Justiça Contas , a Foz do Iguaçu (PR).
Il ministro ha anche affermato che l’azione del kamikaze Francisco Wanderley Luiz non deve essere minimizzata. “Viviamo in un’epoca in cui c’è la tendenza e i tentativi di normalizzare l’assurdità, soprattutto l’odio personale”.
Secondo Dino non si può “confondere il dibattito tra visioni opposte con la volontà di sterminare chi la pensa diversamente”. “Questo non è democratico”.
Il ministro ha anche richiamato l’attenzione sulla questione dei social network e ha affermato che su Internet devono essere attuate azioni preventive per evitare “danni molto gravi.