Dino ha suscitato un vespaio – 01/06/2025 – Dora Kramer
Ad ogni mossa del ministro Flavio Dino Nell’universo degli emendamenti parlamentari, egli ci dimostra di aver suscitato un vespaio molto pericoloso.
Recentemente si è trattato di un progetto militare e di organizzazioni non governative, ma sono già coinvolti organi esecutivi, municipi, deputati, senatori e i loro associati.
La Polizia Federale è sulle tracce di queste persone, le cui attività necessitano da tempo di controllo. Vale la pena sottolineare che Flávio Dino non guida la questione di sua spontanea volontà.
Primo: agisce provocato e con l’approvazione del Tribunale federale. Inoltre, ha sostituito il ministro Rosa Weber, che aveva giurisdizione sulla materia, e ha quindi ereditato da lei il processo che nel 2022 ha portato alla messa al bando del bilancio segreto, decisione ignorata dal Congresso.
Purtroppo per i deputati coinvolti nel caos dell’oscuro utilizzo degli emendamenti e della fortuna del denaro pubblico, questa eredità è presto caduta nelle mani di un ministro che un tempo era parlamentare, governatore e detentore del portafoglio della Giustizia.
Con tale esperienza, è difficile lasciarsi ingannare. Sapete come camminano i serpenti e rotolano le pietre nei rami legislativo ed esecutivo. Con ogni trucco, lavora per smantellare la farsa brandendo i requisiti principali della Costituzione: trasparenza ed equità, signore e signori.
Questa storia non è affatto finita ed è importante che la società non si stanchi dell’argomento. Non è una ripetizione di vecchie notizie. È, piuttosto, una brutta notizia ogni giorno. Ciò richiede la piena attenzione di tutti.
Lasciare perdere, credendo che tutto non sia altro che una lotta tra Poteri o una lotta personale tra Flávio e l’ancora sindaco Arthur Lira (PP) – come si dice – è la scelta peggiore.
Anche perché farà male a molti. E deve farlo. Gli scandali si sono contratti e questo è un bene, perché le cose non potevano continuare come prima, con il Parlamento che faceva e disfaceva il Bilancio nell’ombra.
Prima che scoppi il peggio, sarebbe doveroso che il Planalto chiarisse da che parte sta: legalità o clandestinità consentita.
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