Dino dà all’associazione 24 ore per spiegare le critiche al blocco degli emendamenti
Il ministro del Tribunale Supremo Federale (STF), Flávio Dino, ha concesso 24 ore affinché l’Associazione dei Comuni Amazzonici (AAM) rilasci un comunicato in cui spieghi le critiche al blocco delle risorse derivanti dagli emendamenti parlamentari, poiché, secondo il ministro, le modifiche restano bloccate perché i Comuni non si sono adeguati alle nuove norme.
L’ordinanza prevede la sospensione degli emendamenti già approvati e definiti. Dino ha inoltre ordinato l’apertura di un’inchiesta affinché la Polizia Federale (PF) possa indagare sulle irregolarità nei pagamenti per le modifiche.
Secondo l’Associazione dei Comuni Amazzonici (AAM), l’ordinanza di sospensione del pagamento degli emendamenti emessa da Dino ha generato un blocco di 150 milioni di real che sarebbero stati destinati alla Sanità.
In una lettera inviata a Dino, l’AAM sostiene che non c’è stato tempo sufficiente perché i Comuni si adeguassero alle nuove norme sulla trasparenza, che prevedono l’apertura di conti specifici per i trasferimenti degli emendamenti parlamentari in materia di Sanità.
“Il ritiro di queste risorse mette a rischio la continuità dei servizi essenziali, soprattutto in uno stato come Amazonas, dove gli ospedali dell’interno sono gestiti in collaborazione con il governo statale. È importante evidenziare che le somme derivanti dalle singole modifiche erano già state utilizzate dai Comuni per pagare le spese con gli operatori sanitari, l’acquisto di attrezzature e la realizzazione dei lavori. Tuttavia, il blocco giudiziario colpisce questi importi già eseguiti, generando un grave impatto finanziario sui conti comunali”, si legge in un estratto della denuncia dell’AAM.
Dino ha contestato le accuse dell’associazione
Rispondendo alla lettera dell’associazione, giovedì sera (26), Dino ha affermato che la decisione sull’apertura dei conti risale all’agosto 2004 e, quindi, c’era “tempo più che sufficiente per i provvedimenti amministrativi, che a quanto pare (e stranamente) non sono stati adottati”.
Inoltre, il ministro ha smentito l’accusa di un “ritiro” di risorse e ha sottolineato che il blocco “è derivato da ripetute denunce o decisioni giudiziarie sull’uso improprio delle risorse derivanti dagli emendamenti parlamentari in Sanità, ad esempio con pagamenti per acquisti e servizi inesistenti ”.
“L’ordine di apertura dei suddetti conti specifici nasce da un suggerimento tecnico del TCU (e-doc. 582 dell’ADPF 854), volto a meglio realizzare le norme costituzionali in materia di trasparenza e tracciabilità delle risorse sanitarie […] Pertanto, il rafforzamento della prevenzione e della verificabilità costituisce una misura essenziale, tenendo conto del principio di moralità amministrativa, sancito dall’art. 37, caput, della Costituzione federale”, ha affermato Dino.
Contestando le accuse dell’AAM, il ministro ha stabilito un termine di 24 ore affinché l’ente emettesse una nota pubblica in cui spiegasse il mancato rispetto delle nuove regole da parte dei comuni amazzonici.
Dino ha inoltre concesso 10 giorni alla Procura generale federale (AGU) per fornire informazioni sul mancato rispetto delle misure amministrative.