Datafolha: la fiducia nei militari peggiora ancora con la crisi – 17/12/2024 – Power
COME Forze armate continuano ad essere l’istituzione più affidabile agli occhi dei brasiliani, ma, in quasi nove mesi, questa valutazione è tornata al livello numerico peggiore della serie iniziata da Datafolha nel 2017.
Nel periodo compreso tra l’indagine precedente, di marzo, e quella attuale, completata con 2.002 interviste il 12 e 13 dicembre, la fiducia nei militari è oscillata dal 37% al 34%, mentre la sfiducia è passata dal 23% al 24%. Coloro che dichiarano di fidarsi un po’ delle divise passano dal 39% al 40%.
È una situazione stabile entro un margine di errore di più o meno due punti, ma la curva nominale è tornata in equilibrio indice misurato nel settembre 2023. All’apice del prestigio, all’inizio del governo di Jair Bolsonaro (PL) nel 2019, le Forze armate sono state considerate affidabili dal 45%.
Lo scenario coincide con l’ondata di rivelazioni sul complotto golpista che ha cercato di mantenere, secondo il Polizia federaleBolsonaro al potere dopo la sconfitta a Lula (P.T) nessuna seconda svolta del 2022.
Dei 40 incriminati finora, 28 sono in divisa, la maggioranza proviene dallo stesso esercito in cui prestava servizio l’allora presidente e di cui cercava l’immagine nella posizione.
Nel corso del fine settimana, la trama si è ulteriormente infittita, con il primo arresto di un generale a quattro stelle da parte delle autorità civili in un processo giudiziario regolare nella storia brasiliana.
Walter Braga Netarrivato al vertice della gerarchia dell’Esercito, è stato Ministro della Casa Civile e della Difesa di Bolsonaro, di cui era candidato alla carica di vice sul biglietto del 2022.
Datafolha ha chiesto quale sia il grado di fiducia in altre nove istituzioni. Nel complesso si registra stabilità rispetto al risultato misurato a marzo.
Nel caso della stampa, la fiducia dei brasiliani ha oscillato dal 20% al 22%, mentre la sfiducia è scesa dal 34% al 28%. Coloro che dicono di fidarsi un po’ dell’istituzione passano dal 45% al 48%.
La metà dei brasiliani non si fida nemmeno sui social network (49%) né nei partiti politici (50%). Solo il 7% dichiara già di fidarsi delle reti, mentre il 43% ne fa un po’, percentuali simili a quelle delle associazioni: rispettivamente 6% e 42%.
Non se la passa bene anche il Congresso: il 42% non ha fiducia nell’istituzione, contro l’11% che dice il contrario. In mezzo alla strada c’è il 46%. Nella foto la Presidenza sta un po’ meglio: rispettivamente con il 36%, 24% e 40%.
Si tratta di indici deboli, ma molto meno peggiori che nel momento di maggiore erosione istituzionale, nel secondo anno del governo cuscinetto del Michel Temer (MDB), quando hanno rifiutato la fiducia al Planalto il 64% e alle Camere Legislative il 67%. I partiti politici sono inaffidabili per il 68%.
Il sistema Giustizia continua ad avere un rating nella media. Il 38% non si fida del Tribunale federale, contro il 24% che se ne fida. Un altro 35% si trova nella colonna centrale. La Magistratura nel suo complesso ottiene 28%, 24% e 46%, mentre la Pubblico Ministero registra rispettivamente il 25%, 24% e 49%.
Infine, le grandi aziende si trovano in una posizione leggermente più comoda. Per il 52% sono abbastanza affidabili, il 26% li considera completamente affidabili e il 20% un po’.