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Datafolha: i brasiliani vedono il rischio di manipolazione nelle “scommesse” – 26/11/2024 – Sport


La maggior parte dei brasiliani ritiene che i siti di scommesse sportive aumentino il rischio di partite truccate nelle partite di calcio. Da un sondaggio Datafolha realizzato dal 5 al 7 novembre è emerso che il 54% delle persone vede aumentare la possibilità di manipolazione con l’uscita delle società di scommesse online, chiamate “scommesse”.

L’indagine è stata realizzata in 113 comuni delle cinque regioni del Brasile, attraverso 1.935 interviste a persone di 18 anni o più, nelle aree metropolitane e nelle città dell’interno. Il margine di errore per il campione totale è di due punti percentuali, più o meno, con un livello di confidenza del 95%.

Il 3% degli intervistati ha affermato che le “scommesse” riducono il rischio di manipolazione. Un altro 33% ha affermato che non fanno alcuna differenza in questo senso e il 9% non ha saputo rispondere.

La ricerca ha tracciato anche il comportamento dei tifosi che hanno l’abitudine di piazzare scommesse. E la maggioranza dichiara di non scommettere mai contro la propria squadra: il 69%. Il restante 31% ha dichiarato di aver già lanciato le proprie fiches all’avversario della propria squadra preferita. In questo limite, il margine di errore è di cinque punti percentuali, più o meno.

Dall’indagine, infine, è emerso che la maggior parte dei tifosi è restia alla possibilità di una “scommessa” che sponsorizzi la propria squadra. Solo il 32% di chi dice di avere un club è favorevole, mentre il 59% è contrario. Il 6% ha dichiarato di essere indifferente e il 4% non sa come rispondere. In questo limite, il margine di errore è di tre punti percentuali, più o meno.

Nonostante questa obiezione, il denaro offerto dalle società di scommesse sportive è stato irresistibile per le associazioni. Nel campionato brasiliano di quest’anno, che comprende Serie A, Serie B e Serie C, 52 squadre su 60 avevano il marchio di un bookmaker online sulle loro divise. La competizione stessa vide il suo nome venduto dalla CBF (Confederazione Brasiliana di Calcio) e fu ribattezzata Brasileirão Betano.

Da gennaio in poi i quattro big di San Paolo avranno una “scommessa” come sponsor principale. Corinthians, San Paolo e Santos hanno già, rispettivamente, fondi significativi da Esportes da Sorte, Superbet e Blaze. Il Palmeiras ha già un accordo quadriennale con lo Sportingbet.

Le “scommesse” hanno cominciato a inondare il mercato in seguito a un provvedimento provvisorio emanato nell’ultimo mese del governo del presidente Michel Temer, nel dicembre 2018. Il testo prevedeva una regolamentazione del settore entro quattro anni, cosa che non è stata rispettata da Jair Bolsonaro, capo del ramo esecutivo dal 2019 al 2022.

Durante questo periodo, il mercato si è trasformato in un limbo legale e un problema già riscontrato in diverse parti del mondo, in diversi sport, ha cominciato a manifestarsi con frequenza in Brasile, ovvero la manipolazione delle controversie per guadagni illeciti sui siti di scommesse. Diverse operazioni di polizia hanno individuato bande che operano con scommesse, organizzando ad esempio con gli atleti la ricezione di cartellini: le scommesse vanno ben oltre il risultato stesso e comprendono gol, cartellini e calci d’angolo.

Due giocatori della squadra brasiliana, Lucas Paquetá e Luiz Henrique, sono indagati per presunta manipolazione della partita e sono stati chiamati a testimoniare davanti al CPI das Apostas, presso il Senato Federale. Entrambi negano la partecipazione a qualsiasi schema illegale.

Innocente è anche l’attaccante del Flamengo Bruno Henrique, bersaglio di una recente operazione della Polizia Federale che indagava su una possibile manipolazione delle carte a vantaggio dei giocatori d’azzardo. C’è stata una perquisizione e un sequestro di documenti presso l’abitazione dell’atleta, presso il centro sportivo del club rosso-nero e presso gli indirizzi dei suoi familiari, nei comuni del Minas Gerais.

Paquetá e Luiz Henrique continuano a giocare normalmente per i loro club, West Ham e Botafogo, e per la Nazionale brasiliana. Anche Bruno Henrique ha ottenuto il sostegno del Flamengo e ha partecipato senza restrizioni alla vita quotidiana della squadra rossonera.



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